Etica e Tecnologia. Lo scontro finale.

Buonsalve amici dal vostro affezionato Multipotential Nerd di quartiere.

Come avete passato il periodo delle festività? Siete sopravvissuti ai bagordi di NAtale e CApodanno? Benissimo! Son lieto di sentirvelo dire.

In questi giorni a cavallo tra il vecchio ed il nuovo anno si sono susseguite tutta una serie di notizie legate al mondo tecnologico del web 3.0 e il trend del periodo è stata senza dubbio l' IA e soprattutto ChatGPT.

Nuova app per appuntamenti oppure reale progresso dell' umano intelletto?

Dal nome effettivamente si potrebbe pensare che la prima opzione sia quella più azzeccata, ma in realtà siamo d'innanzi ad una sorta di pietra miliare per quanto riguarda la creazione e lo sviluppo.

Per chi non ne fosse a conoscenza, facciamo un piccolo riassunto di cosa sia ChatGPT.

ChatGPT non è altro che un programma di Intelligenza Artificiale programmato per dare risposte alle domande che gli vengono presentate, di qualsiasi genere e di qualsiasi argomento.

Siccome gli essere umani generalmente sono piuttosto stupidi, l'azienda creatrice di ChatGPT, OpenAI, ha implementato dentro il codice una sorta di "autoregolamentazione" per non trattare certi argomenti considerati "decisamente sconvenienti" se non proprio "amorali".

Il nodo gordiano della situazione

Il punto fondamentale però nasce adesso e si tratta di un aperto scontro tra la tecnologia e l'etica, cioè chi esattamente, è responsabile delle risposte di questa AI?

Mi spiego: siccome la AI è un progetto che implementa la funzione di Machine Learning, quindi autoapprende man mano che viene utilizzata ed immagazzina nozioni, al momento non è ancora sviluppata completamente, ma già così fornisce un risultato davvero eccelso, migliore di molte risposte "umane", tanto da essere vietata, dopo solo pochi giorni di esistenza, nel suo utilizzo scolastico nello stato di New York ( e forse anche altri seguiranno l'esempio).

In più, nonostante i livelli di "autoregolamentazione", è stato dimostrato da dei ricercatori italiani, che basta un po' di logica nel porre le domande e dopo poco avremo una IA che parla a ruota libera di qualsiasi argomento.

QUALSIASI.

Visto che le risposte fornite dalla AI, sono molto simili a quelle razionali ed umane tanto da essere senza problema scambiate per un discorso reale, se questa tecnologia fosse usata in malafede, magari mettendo in circolazione voci non veritiere su una persona qualunque (da un avversario politico ad un semplice vicino che non vincerà il premio di "Mr Simpatia"), CHI ne sarà ritenuto responsabile?

La società creatrice oppure i singoli soggetti?

Regolamentazione ed addestramento

Lo strumento di per sè è DAVVERO potente e capace di cose straordinarie, ma è necessario che vengano definiti al più presto tutta una serie di parametri, precisi ed accurati, per far sì che le fonti da cui trae apprendimento tale IA non possano venir inquinate con conseguenze a dir poco inimmaginabili.

E voi cosa ne pensate?

Siamo di fronte alla realizzazione degli scenari ipotizzati da Asimov nei suoi libri, oppure l' umanità si sta preparando ad un salto quantico verso il prossimo step dell' evoluzione?

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Ci vediamo presto and stay tuned, guys! 

Ah, per quanto mi riguarda l' AI ha già appreso tutto quel che poteva apprendere. Possiamo anche andarcene in pace da questo mondo!!! 

EDIT: mi fanno notare che l'AI sbaglia ancora la ricetta per la carbonara: possiamo ritenerlo un progetto (quasi) fallimentare.