pelle da raccontarsi.
Intrise le pieghe in cipigli improvvisi ;
l’arco corrugava in diffidenza,
quasi alterigia.
Ma scosso quel mare,
impetuoso, dannato, immenso nei
vortici,
ecco improvvisa rifulger quiete ;
lo distende, ne imbriglia diamanti in ogni dove.
Di Alba si riveste,
quel viso,
tra le carezze notturne.Ed io non posso che morire morte certa .MITRUCCODIPOESIA©dal crepuscolo all’alba