Michele Lombardi

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2019-04-09 09:57:56

Ernia all'uscita del suo nuovo progetto "68 (Till The End)" ha rilasciato un intervista su Leggo.it ed ha detto la sua sul mondo Pop e sulle critiche ricevute riguardando i temi della droga.

Il Rap e il Pop

Come detto nell'articolo precedente, che consiglio di leggere prima di questo, il genere rap ha tolto molto spazio nel mercato musicale al pop, dando la possibilità di affacciare questo genere Urban alla conoscenza da parte di tutto il popolo italiano e non solo. Il rap è il genere di punta non solo in Italia, ma in tutto il mondo, generando un giro di soldi e di influenza anche nelle nuove generazioni.

I vecchi artisti pop che hanno invaso le radio fino a 2/3 anni fa sono spariti e non riescono a sviluppare la metà dei numeri dei nuovi artisti giovanissimi che integrano nella loro fan base le generazioni più giovani, così gli artisti pop temono di perdere il potere che hanno avuto fino ad oggi.

La droga e il rap

Il rap è sempre stato un genere descrittivo e narrativo che tende a raccontare e spiegare la vita della strada e tutto quello che le città notturne mostrano nei loro eccessi.

La droga? La droga è diffusa in tutte le città d'Italia, dalle periferie al centro, dai ceti sociali più poveri all'alta borghesia. È sbagliato associare la musica rap alla droga o meglio all'incitazione all'uso di quest'ultima. Artisti rap sono stati criticati per aver descritto e aver parlato in maniera dettagliata di alcune sostanze, dalla marjuana alla codeina e passare dalla cocaina o altre sostanze stupefacenti. Non bisogna meravigliarsi se i giovani di oggi conoscono le droghe dato che spopolano nelle nostre piazze.


Ho una domanda per te:

Secondo te è giusto dare la colpa agli artisti se i ragazzi di oggi conoscono bene il mondo dello spaccio e della droga?