Il potere di renderle la tua condanna o la tua salvezza è nelle tue mani. Infatti tutte le grandi forze presenti in natura, se usate in modo sbagliato, possono diventare pericolose per se stessi e per gli altri.
Se aggiungi il tuo potere di immaginazione, l’intuizione e il desiderio di risolvere i problemi del mondo, puoi capire perché il tuo percorso di crescita e sviluppo, specie in giovane età, ha avuto tempi e modi del tutto particolari.
Inoltre, proprio perché sei un profilo psicologico/spirituale molto particolare, fatichi a trovare persone in sintonia con te. La maggior parte della gente non ti capisce e tu ti senti un pesce fuor d’acqua perché vedi che gli altri non sentono, percepiscono e vedono il mondo come te.
In particolare, la tua alta sensibilità e la tua empatia ti hanno reso vulnerabile alle emozioni vissute interagendo col prossimo, travolgendoti e spingendoti fino ai confini della sopportazione.
Conseguenza di tutto ciò è che tendi ad allontanarti dal mondo, cercando rifugio nella solitudine, in te stesso, nella tua fantasia e nella scrittura, provando una vaga sensazione di amarezza quando scopri che ti stai illudendo.
Se in giovanissima età hai trovato un maestro spirituale o, almeno, qualcuno che ti capisse a fondo, hai attenuato il processo di emarginazione e solitudine ma è solo iniziando un percorso di evoluzione interiore che impari davvero a domare le forze oscure della tua anima.
Cerca di capire che non importa che gli altri ti capiscano: il valore delle tue idee non dipende dal giudizio che ne danno gli altri, perché loro hanno parametri di valutazione diversi dai tuoi. Ma, allo stesso tempo, sforzati di comprendere tu gli altri: accettali così come sono, ti libererai del peso di dover sempre essere all’altezza dei loro standard.
COSA PUOI FARE ORA
Voglio darti alcuni consigli pratici:
MEDITAZIONE GUIDATA
Proviamo proprio adesso questo esercizio di meditazione.
Ora pensa a quanto tu abbia fatto del male a te stesso continuando a pretendere da te di avere una immagine all’altezza del giudizio degli altri, a pensare di non essere mai abbastanza, di non meritare l’amore dell’ universo.
Accettati, perché non vuoi più far del male a te stesso; accettati, perché non c’è nessuno standard da raggiungere se non frutto di condizionamenti sociali; accettati, perché è l’insieme dei tuoi pregi e difetti che ti rende quello che sei: senza ciò che percepisci come limite o disagio, non avresti nemmeno le caratteristiche di cui sei fiero.
Riapri gli occhi, se non l'hai ancora fatto. Come ti senti in questo momento?
Siamo giunti al termine di questo breve percorso. Lascia pure un commento se ti fa piacere e continua a seguirmi!