Mauro Zorzini

Founder Nerd

Watchmen

2019-10-13 02:06:37

Il mondo non è sempre come sembra.

Diario di Roschrac, 12 ottobre 1985:


Carcassa di cane in un vicolo stamattina, traccia di pneumatico sullo stomaco spappolato. 


Questa città ha paura di me. Io ho visto il suo vero volto. Le strade sono lunghi rigagnoli, e i rigagnoli sono pieni di sangue e quando alla fine le fogne si ricopriranno di croste... 


Tutti i parassiti affogheranno, il sesso e i delitti accumulati come sudiciume li sommergeranno fino alla cintola e le puttane e i politici guarderanno verso l'alto e grideranno: «Salvaci!» e io sussurrerò... «No.» 


Ora il mondo intero è in bilico, contemplando quel dannato inferno sotto di sé... Tutti quei liberali, intellettuali e melliflui chiacchieroni... All'improvviso nessuno sa più che cosa dire. 


Sotto di me quest'orribile città urla come un mattatoio di bambini ritardati e il crepuscolo puzza di fornicazione, di coscienze sporche... 


Stanotte, un Comico è morto a New York... Qualcuno sa perché. Qalucuno sa. (Rorschach)

Cos' ha questo piccolo testo di così importante?


Beh, se lo chiedi ad un appassionato di fumetti, probabilmente te lo saprà recitare a memoria ed ha per lui lo stesso incipit che per  un credente praticante può avere la frase: "In principio era il Verbo, ...".


Infatti esso rappresenta la pietra miliare di quel capolavoro che è "Watchmen", fumetto nato nel 1986 dalla mente di Alan Moore e Dave Gibbons.


Quest' opera è ammantata di uno status iconico ben meritato, dato che è l' unico esempio di fumetto ad aver vinto diversi riconoscimenti tra cui il Premio Hugo ( l' Oscar della fantascienza).


Ma in cosa si differisce dal resto?


Per rispondere a questo quesito, bisogna fare un po' di mente locale ed un "piccolo" salto indietro. Pronti?


Andiamo...


Nel momento in cui Watchmen viene alla luce si sta vivendo un periodo assai particolare in America e nel mondo del fumetto.


Stiamo infatti assistendo a quella che viene definita la British Invasion, cioè l' aumento vertiginoso di fumettisti inglesi nelle fila delle case editrici americane e si sta assistendo al decostruzionismo del concetto stesso di Supereroe.


Infatti fino ad allora, dalla nascita di Superman in poi, i supereroi erano oramai divenuti stereotipati, muscolosi, invincibili, integerrimi, praticamente perfetti.


Watchmen arriva al culmine di un movimento evolutivo che ha ottenuto l' obiettivo di ribaltare completamente questa ideologia e di riportare il cosiddetto "supereroe"  ad una dimensione molto più umana.


La trama


Cosa accadrebbe al mondo se esistessero DAVVERO dei vigilanti mascherati?


A questa domanda cerca di rispondere Moore con questa novel, prendendo spunto da una frase del poeta latino Giovenale Quis custodiet ipsos custodes? (Chi sorveglia i sorveglianti?) e rappresenta il vero filo conduttore dell' intera storia.


La vicenda si svolge in un 1985 alternativo ( NO! Non siamo in Ritorno al Futuro...ma ci andremo in un prossimo articolo) e racconta un mondo politico in cui gli Stati uniti hanno vinto la Guerra in Vietnam ed il Presidente è Richard Nixon scampato allo scandalo del Watergate ed eletto per il 5° mandato consecutivo.


Inutile dire che gli screzi e le tensioni con la Russia erano pressocchè arrivate al culmine ed il mondo è sull' orlo di una Guerra Totale Globale (i più scafati, coglieranno la piccola citazione da quel capolavoro di "War Games" ) ed in questa realtà si muove un gruppo di vigilantes, uomini e donne senza alcun super-potere che volontariamente indossano i panni di giustizieri mascherati.

Questo gruppo di vigilantes, viene sciolto nel 1949 a causa del tentato stupro di colei che si faceva chiamare Silk Spectre da parte di colui che era conosciuto come Il Comico.


Questa prima generazione di "vigilantes" era la perfetta metafora di quella che viene chiamata la golden age del fumetto ed è seguita da una seconda generazione chiamata appunto Watchmen.


L' attività di questi eroi mascherati viene interrotta nel 1977 da un decreto presidenziale e i protagonisti vengono costretti ad una pensione forzata.


Otto anni dopo, le cose prendono un' altra piega. 


La morte de Il Comico in circostanze sospette instilla nella mente di uno dei protagonisti della seconda generazione la forte volontà di indagare e di scoprire la verità. Quel personaggio era Roschach.

Influenze e implicazioni


La particolarità di Watchmen, al di là delle implicazioni etiche e filosofiche degli argomenti trattati (guerra fredda, Vietnam, Watergate, bomba atomica,ecc), risiede proprio nei cosiddetti "eroi": essi riflettono infatti l' inquietudine e quel sentimento di repulsione verso i propri simili ed il desiderio di solitudine che pervade le persone durante il periodo della Guerra fredda.


Una simile caratterizzazione era totalmente sconosciuta fino ad ora, nella produzione americana e riflette le dinamiche che si celano dietro il rapporto tra uomo e maschera. 


Quasi richiamando Pirandello, il punto di vista inedito che viene portato alla luce in questa novel è quello di uomini comuni che non hanno scelto deliberatamente di indossare un costume per un senso di giustizia, ma che con tutti i loro traumi, dolore ed emozioni esasperate, vengono calati in una realtà in cui il confine tra bene e male è sempre più labile.


Il ritmo incalzante con cui Moore ci fa vivere le gesta ed i dilemmi esistenziali di questi personaggi, enfatizzati dalle atmosfere goticamente claustrofobiche dei disegni di Gibbons, ci conduce in un mondo in cui si è perso qualsiasi riferimento ad una mentalità positiva e ad un qualsiasi concetto di "lieto fine".


L' unico Supereroe


In questa serie, l' unico dotato di superpoteri è il Dr Manhattan, che è frutto di un incidente in un laboratorio in cui si stava conducendo un esperimento che è andato tragicamente male.


Questo personaggio è il perfetto simbolo del concetto di decostruzione del supereroe classico, in quanto dopo aver acquisito il potere sulla materia, la capacità di vedere il passato ed il futuro, di sdoppiarsi in molteplici copie e di essere in più luoghi nello stesso istante, oramai assomiglia più alla figura di divinità che ad un semplice essere umano.


A differenza di quello che poteva essere Superman, però, il Dr Manhattan non si schiera dalla parte del genere umano per difenderlo da una qualsivoglia minaccia interna od esterna al pianeta, ma si isola reputando gli esseri umani come semplici ed inutili variabili totalmente insignificanti e rappresenta la risposta alla domanda che ogni lettore di fumetti dovrebbe porsi: 


"Che senso hanno i concetti di morale e giustizia per un essere che non ha più nulla di "umano"?"



In conclusione

Con quest' opera, Moore ha avuto il grande merito di introdurre un concetto fino a quel momento totalmente estraneo: il senso della tragedia.


Da quel momento si è completamente aperto un filone che a tutt' oggi le case editoriali percorrono a grandi passi, creando quella sorta di inquietudine realistica nella mente e nell' animo del lettore che trova reale riscontro alle sue inquietudini più profonde e viscerali.


E purtroppo non ne trova conforto.

by Mauro Zorzini