Maurizio Rosini

Il mito della caverna

2018-10-04 13:05:03

Riteniamo vero quello in cui crediamo, ma quello in cui crediamo spesso รจ falso oppure limitato.

La caverna platonica

Possiamo immaginare dei prigionieri, incatenati e immobilizzati negli arti e per il collo fin dalla nascita nella profondità di una caverna. Possono solo guardare la parete di fronte a loro e non posso girarsi e capire quale luce proietta su questa le ombre di cose e persone. Vivendo fin dalla nascita in questa condizione, questi prigionieri finiscono per credere come reale quello che sono costretti a vedere e a sentire.

Uno tra loro viene liberato e percorre la strada a ritroso, verso l'uscita della caverna. Immaginiamo la vertigine, lo stupore, la paura, il disorientamento. Uscito dalla caverna la luce del sole lo acceca e gli oggetti lo feriscono.

Ma ha la capacità di abituarsi a questa sua nuova condizione, e a capire! E' ora capace di volgere lo sguardo verso il sole o ammirare le stelle durante la notte.

Il suo desiderio è tornare indietro e liberare i suoi compagni e renderli partecipi della sua esperienza. La paura e l' inquietudine nel tornare nella profondità della caverna non rallentano la sua discesa, ma le sue parole non vengono comprese,  l'ostilità e la resistenza di chi un tempo condivideva la sua prigionia è minacciosa e violenta. Non varrebbe la pena, secondo loro, faticare durante la risalita e farsi accecare da una luce così forte.

Libro settimo de "La Repubblica" VI sec. A.C.

"La Repubblica" di Platone è uno dei testi fondamentali nella storia della cultura occidentale, datato VI secolo a.c.! Il mito della caverna è presentato nel libro settimo