Mattia Locci

Linguaggio e tradizione tipica sarda

2019-11-11 12:09:33

Creatura del giorno 20: SU CARRU 'E NANNAII nostri antenati ricorrevano a su "carru 'e Nannai" (carro del nonno) per spiegare ai bambini l'origine dei tuoni.Nannai era un vecchietto (un nonno appunto) che percorreva le vie dei paesi alla guida di un carro tutto..continua la lettera.

Creatura del giorno 20:


                 SU CARRU 'E NANNAI


I nostri antenati ricorrevano a su "carru 'e Nannai" (carro del nonno) per spiegare ai bambini l'origine dei tuoni.


Nannai era un vecchietto (un nonno appunto) che percorreva le vie dei paesi alla guida di un carro tutto sgangherato carico di legna il quale, sobbalzando sul manto stradale sconnesso, produceva dei fortissimi rumori. 

Secondo un'altra versione il carro percorreva le vie del cielo carico di massi, ed erano proprio le grosse pietre, cozzando tra loro, a produrre scintille (i lampi) e boati (i tuoni).

A mio papà raccontavano che il vecchio carro trascinava dietro di sé pesanti catene e numerosi pezzi di lamiera che, urtando tra loro o contro i sassi di cui era ricoperta la strada, causavano un tremendo frastuono.


E sicuramente esistono ancora altre varianti o semplicemente delle piccole differenze nella descrizione del carro; interessanti discordanze dovute a lente trasformazioni della versione originale e divenute poi brevi leggende che ormai fanno parte della tradizione popolare propria dei singoli paesi. E non dimentichiamo l'importanza del narratore di turno che, con la propria immaginazione e fantasia, poteva sempre sopperire a lacune o punti deboli.


Tutti questi racconti, spesso dispensati durante l'inverno da nonni seduti accanto al focolare, servivano non solo a fornire una spiegazione per qualcosa altrimenti inspiegabile, ma erano anche molto utili per tranquillizzare i bambini più piccoli impauriti dal frastuono temporalesco. 

Per i bimbi più grandicelli o comunque per nulla timorosi ma anzi troppo intraprendenti, diventava invece un efficiente spauracchio che li avrebbe sicuramente persuasi a stare in casa durante gli acquazzoni, specie se particolarmente violenti. 

Era ritenuto molto rischioso infatti gironzolare per strada in quel frangente: Nannai avrebbe sicuramente preso con sé, caricandolo sul suo vecchio carro, chiunque si fosse fatto trovare in giro al suo passaggio.


P.S.


Qualche studioso vede in Nannai gli ultimi residui di un antico Dio Nuragico, forse il più importante, legato al Cielo e ai suoi elementi (il Sole ma anche la Pioggia). 


P.P.S.


Ohia momia, esti su carru ‘e Nannai!

Chi ‘enit a sciorrocai tottu s’apposentu!

Sa mama ‘e su bentu si cojada a su notti

Cun d'unu Mommoti po d’anninniai!


Ahi mamma mia, è il carro di Nannai!

che viene a buttar giù tutta la stanza!

La “Mamma del vento” si sposa di notte

Con un Uomo-nero per cantargli una ninna nanna!


                             Qualcuno di voi conosce           questa vecchia filastrocca? 😁


In foto: fedele riproduzione -in miniatura- di un antico carro sardo con giogo di buoi, realizzata dal mio artistico papà 😍😍😍

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