L' INTESTINO E COLLEGATI AL CERVELLO

Si sente spesso dire che l’intestino rappresenta un secondo cervello, per il fatto che i neuroni nell'intestino sono numericamente paragonabili a quelli nel cervello.

Esistono anche altri fattori che giustificano un accostamento del genere, mettendo però in risalto un elemento funzionale piuttosto che anatomico.

Osserviamo infatti come da un lato la percezione sensoriale (vista, olfatto, gusto etc.) permetta al cervello di interiorizzare gli stimoli esterni dall'ambiente che ci circonda; d’altro lato il "cervello" intestinale trasforma e interiorizza tutto quanto introduciamo dall'esterno come alimenti.

Ecco quindi l’interessante analogia: percepire coi sensi corrisponde ad assimilare gli alimenti.

Queste due funzioni apparentemente così diverse hanno quindi in comune un processo che va "da fuori verso dentro" e che è regolato in entrambi i casi dal sistema nervoso.

L'intestino rappresenta quindi realmente la controparte del cervello; la sua attività, che si esplica sul piano materiale, svincola da quest’ultimo il cervello, che può quindi agire ad un livello superiore, contraddistinguendo l’essere umano da tutte le altre forme di vita animali grazie al pensiero e alla coscienza.