Matteo Martinelli

Top Founder Executive

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Bimbi e visione

2019-05-07 15:02:29

Come si sviluppa sviluppo del sistema visivo nel bambino.

Bambini e visione

I primi mesi di vita di un bambino sono fondamentali per lo sviluppo delle funzioni motorie e sensoriali. Approfonditi studi scientifici hanno dimostrato che l’arco di tempo che va dai sei mesi fino ai 10-12 anni è decisivo anche per il raggiungimento della stabilità visiva e sottolineano che le anomalie che si verificano all’apparato visivo nei primi sei mesi di età, se non corrette adeguatamente ed in temo utile, spesso compromettono in modo irreversibile una normale funzionalità; alcuni danni, dopo i sei mesi di vita, generano un regresso delle facoltà visive acquisite. Solo un trattamento tempestivo consente di far recuperare le potenzialità perdute.
Occorre ricordare che alla nascita il neonato è in grado di captare tutti gli stimoli visivi provenienti dall’ambiente circostante ma non di elaborarli, di organizzarli in immagini e, quindi, di capirli; il bambino vede luci e forme ma non può attribuirli a cose, persone e ambienti.
Solo successivamente ai primi quattro mesi di vita le principali funzioni monoculari e binoculari si sviluppano unitamente a quelle sensoriali e motorie, alla convergenza, all’accomodazione ed i movimenti orizzontali rapidi.
Nei primi giorni di vita il neonato mette a fuoco solo le immagini distanti 20-30 cm dai propri occhi, non riconosce i colori, distingue la luce dal buio. Non controllando pienamente i muscoli oculari si stanca presto e talvolta sembra strabico. Passate 10-12 settimane distingue il viso umano, segue le immagini in movimento ruotando il capo e facendo convergere gli occhi se gli si avvicina un oggetto al viso.
Nel periodo compreso tra il quarto e il sesto mese i bambini sono in grado di fissare gli oggetti, seguirne i movimenti e di interagire con uno stimolo visivo. Tra il quarto e il quinto mese mette a fuoco le immagini fino a qualche metro di distanza, distingue chiaramente i colori fondamentali come il rosso, il verde e il blu. A sei mesi controlla abbastanza bene i muscoli oculari - scompare l’eventuale strabismo - è attratto da oggetti di piccole dimensioni. A sette mesi vede come una persona miope, mentre a dieci acquista il senso di profondità delle immagini (acutezza stereoscopica).
Tra uno e due anni il bambino raggiunge il pieno controllo dei muscoli oculari, mentre l’accomodazione gli consente di mettere a fuoco gli oggetti a qualsiasi distanza. A due anni raggiunge i dieci decimi di acutezza visiva e le sue strutture oculari funzionano in modo completo.
Possiamo controllare l’efficienza visiva dei nostri figli con dei piccoli accorgimenti o 

  • Presentare al bambino due oggetti identici; collocarli, quindi, simultaneamente a destra e a sinistra rispetto al campo visivo del piccolo e registrare se il bambino risponde agli oggetti presentati in entrambi i campi o se mostra preferenza per uno soltanto. 
  • Presentare un oggetto o una luce entro il campo visivo del bambino, muovendo il giocattolo a destra, a sinistra, sopra, sotto e circolarmente. Osservare se il bambino localizza l'oggetto, se vi presta o no attenzione, quanto a lungo riesce a mantenere l'attenzione visiva, se compie il movimento con la testa, con gli occhi o con entrambi e se tale movimento è lineare o a scatti. 
  • Abilità nel raggiungimento di luci e oggetti. Porre luci, giocattoli o altri oggetti interessanti (tappi, palline, ecc.) per il bambino a vari livelli e direzioni rispetto alla sua posizione e osservare se si gira verso gli oggetti, se li guarda, se cerca di spingerli o di raggiungerli.
    Naturalmente affidarsi alla professionalità ed all’esperienza di un Optometrista porta ad una maggiore affidabilità dei risultati ed alla completezza delle informazioni sulla salute della vista dei nostri figli. E’ comunque buona norma effettuare la prima visita optometria nell’età in cui il sistema visivo si sviluppa: tra il secondo e il terzo anno di età o all’ingresso nella Scuola Materna la visita serve a ricercare eventuali vizi di refrazione (miopia, astigmatismo, ipermetropia), di alterazioni della motilità oculare (strabismo, sindromi oculari, nistagmo) e dell’ambliopia. La tempestività è fondamentale poiché in questa fascia d’età il sistema visivo appare ancora molto “plastico” e pertanto in grado di recuperare eventuali difetti.
    Il momento della visita optometrica deve essere anticipato quando i genitori notino particolari comportamenti del bambino come lo strizzare gli occhi quando guarda lontano.

    Dr. Matteo Martinelli
    Optometrista
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