Matteo Barzotti

Top Founder President

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La rete di significati

2019-12-02 17:00:55

Vi riporto, pari pari, una storia tratta dal libro dell'israeliano Y. N. Harari, "Homo Deus"


     "Nel 1187 Saladino sconfisse l'armata dei crociati nella battaglia di Hattin e conquistò Gerusalemme. In risposta il papa lanciò la terza crociata per riprendere il controllo della Città Santa. Immaginate un giovane nobile inglese di nome John, che ha lasciato la sua casa per combattere il Saladino. John credeva che le sue azioni avessero un significato oggettivo. Egli credeva che se fosse morto durante la crociata, la sua anima sarebbe ascesa tra le schiere celesti, dove avrebbe goduto di un'eterna beatitudine. Sarebbe rimasto sconvolto nell'apprendere che l'anima e il paradiso sono soltanto storie inventate dagli umani. John credeva con tutto il cuore che se avesse raggiunto la Terra Santa, e se qualche guerriero musulmano con un paio di vistosi baffi avesse calato sulla sua testa una scure, lui sarebbe stato squassato da un dolore intollerabile, le sue orecchie avrebbero fischiato, le sue gambe avrebbero ceduto sotto il suo peso, tutto davanti a lui si sarebbe fatto all'improvviso scuro – e un istante dopo avrebbe visto una luce abbagliante tutto intorno a lui, avrebbe udito voci angeliche e arpe melodiose, e cherubini alati e radiosi lo avrebbero invitato a varcare la magnifica soglia dorata del paradiso.

     John coltivava una fede ben salda in questo immaginario, perché era immerso in una rete estremamente fitta e potente di significato. I suoi ricordi più lontani risalivano alla spada arruginita di nonno Henry appesa nel salone del castello. Fin da quando era bambino, John aveva sentito le storie del nonno Henry morto durante la seconda crociata e che adesso riposava in paradiso con gli angeli, osservando dall'alto John e la sua famiglia con benevolenza. Quando i menestrelli facevano visita al castello, di solito cantavano le gesta dei coraggiosi crociati che combattevano in Terra Santa. Quando John andava in chiesa il suo cuore batteva guardando le vetrate. Una mostrava Goffredo di Buglione che cavalcava e impalava con la sua lancia un musulmano dall'aria malvagia. Un'altra le anime dei peccatori che bruciavano all'inferno. John ascoltava con attenzione il parroco del posto, l'uomo più istruito che conosceva. Quasi ogni domenica, il parroco spiegava – con l'aiuto di parabole ben congeniate e divertenti apologhi – che non c'era salvezza fuori della Chiesa cattolica, che il papa a Roma era il nostro santo padre e che noi gli dovevamo sempre obbedienza. Se commettavamo omicidio e rubavamo, Dio ci avrebbe spediti all'inferno; ma se uccidevamo musulmani infedeli, Dio ci avrebbe accolto in paradiso.

   Un giorno, dopo che John aveva appena compiuto diciotto anni, un cavaliere scarmigliato cavalcò fino alla porta del castello e con voce strozzata annunciò che Saladino aveva distrutto l'armata dei crociati nella battaglia di Hattin! Gerusalemme era caduta! Il papa aveva indetto una nuova crociata, promettendo salvezza eterna a chiunque morisse per essa! Tutt'intorno la gente si guardava sconvolta e preoccupata, ma la faccia di John s'illuminava di una luce ultraterrena mentre dichiarava: “Andrò a combattere gli infedeli e a liberare la Terra Santa!” Tutti ammutolirono per un istante, poi comparvero sulle loro facce sorrisi e lacrime. Sua madre si asciugò gli occhi, abbracciò lungamente John e gli disse quanto era orgogliosa di lui. Suo padre gli diede una forte pacca sulla spalla e disse: “Se soltanto avessi la tua età , figlio, mi unirei a te. L'onore della nostra famiglia è in gioco – sono sicuro che non ci deluderai!” Due dei suoi amici annunciarono che lo avrebbero accompagnato. Persino il nemico giurato di John, il barone che abitava sull'altra riva del fiume, venne a rendergli omaggio e a fargli i suoi auguri per questa impresa. Dopo che ebbe lasciato il castello, gli abitanti del villaggio uscirono dalle loro stamberghe per salutarlo, e tutte le belle ragazze guardavano conquistate il coraggioso crociato che partiva per combattere gli infedeli.

     Dopo essere salpato dall'Inghilterra e aver percorso terre remote e straniere – Normandia, Provenza, Sicilia – si unì ai gruppi di cavalieri stranieri, tutti con la stessa destinazione e la stessa fede. Quando l'esercito alla fine sbarcò in Terra Santa e dichiarò guerra alle armate del Saladino, John rimase stupito nello scoprire che perfino i malvagi saraceni condividevano le sue credenze. Certo, erano un po' confusi nel ritenere che i cristiani fossero gli infedeli e che i musulmani obbedissero alla volontà di Dio. Tuttavia anche loro accettavano il principio base secondo cui chi combatteva in nome di Dio e Gerusalemme sarebbe andato dritto in paradiso in caso di morte.


     In questo modo, un filo dopo l'altro, la civiltà medievale ha tessuto la sua rete di significato, intrappolando John e i suoi contemporanei come mosche. Era inconcepibile per John che tutte quelle storie fossero soltanto prodotti della sua fantasia. Forse i suoi genitori e i suoi zii potevano essere in errore. Ma anche i menestrelli e tutti i suoi amici, e le ragazze del villaggio, e l'istruito parroco, e il barone sull'altra sponda del fiume, e il papa a Roma, e i cavalieri provenzali e siciliani, e perfino gli stessi musulmani – è possibile che tutti costoro avessero le allucinazioni?

     E gli anni passano. Come uno storico può osservare la rete di significati si disfa e un'altra viene tessuta al suo posto. I genitori di John muoiono, seguiti dai suoi fratelli e amici. Invece dei menestrelli che celebrano le crociate, la nuova moda vuole rappresentazioni teatrali che hanno per tema tragiche storie d'amore. Il castello di famiglia brucia fino alle fondamenta e quando viene ricostruito non c'è più traccia della spada del nonno Henry. Le vetrate della chiesa vanno in frantumi durante una tempesta e quelle che vengono ricollocate non recano più le figure di Goffredo di Buglione e dei peccatori all'inferno, bensì il grande trionfo del re d'Inghilterra sul re di Francia. Il parroco del posto ha cessato di chiamare il papa “Il nostro santo padre” – per lui ora è “quel diavolo a Roma”. Nella vicina università si studia attentamente sui manoscritti degli antichi greci, i cadaveri sono dissezionati e si sussurra dietro porte chiuse che forse questa entità chiamata “anima” non esiste.

     E gli anni continuano a scorrere. Dove una volta sorgeva il castello, adesso si trova un centro commerciale. Nel cinema al suo interno proiettano per l'ennesima volta Monty Python e il sacro graal. In una chiesa vuota un annoiato parroco impazzisce di felicità nello scorgere due turisti giapponesi. Illustra loro con dovizia di particolari le figure sulle vetrate, mentre essi gli sorridono educatamente, annuendo con la testa nella più totale incomprensione. Pochi metri più in là un gruppo di adolescenti si sta trastullando con i propri iPhone. Stanno guardando un nuovo remix di Imagine di John Lennon su YouTube. “Imagine there's no heaven” canta Lennon “it's easy if you try”. Un operatore ecologico pakistano sta spazzando la strada, mentre una vicina emittente radiofonica diffonde le notizie: la strage in Siria continua, e il consiglio di sicurezza si è riunito senza trovare una soluzione per l'impasse. Improvvisamente si apre un buco temporale, un misterioso raggio di luce illumina il volto di uno degli adolescenti, il quale annuncia: “Andrò a combattere gli infedeli e a liberare la Terra Santa!”

 Infedeli e Terra Santa? Queste parole non hanno più alcun significato per la maggior parte della gente che vive oggi in Inghilterra. Persino il parroco con ogni probabilità penserebbe che l'adolescente è vittima di un qualche episodio psicotico. Al contrario, se un giovane inglese decidesse di unirsi ad Amnesty International e viaggiare fino alla Siria per proteggere i diritti umani dei rifugiati, sarebbe visto come un eroe. Nel medioevo la gente lo avrebbe creduto pazzo. Nessuno nell'Inghilterra del XII secolo sapeva cosa fossero i diritti umani. Vuoi andare fino in Medio Oriente e rischiare la vita per uccidere i musulmani, ma per proteggerli da altri gruppi di musulmani? Devi essere completamente fuori di testa.


     Così procede la storia. La gente tesse una rete di significato, crede in essa con sincerità e passione, ma presto o tardi la rete si disfa e quando la guardiamo retrospettivamente facciamo fatica a capire come qualcuno abbia potuto prenderla sul serio. Con il senno di poi partire per una crociata nella speranza di raggiungere il paradiso sembra un gesto completamente folle. Con il senno di poi, la guerra fredda sembra una follia persino più grave. Com'è possibile che trent'anni fa la gente fosse disposta a rischiare il disastro nucleare perché credeva nel paradiso comunista? Pertanto, tra un centinaio di anni, le nostra credenze nella democrazia e nei diritti umani potrebbero sembrare ugualmente incomprensibili ai nostri discendenti."