Massimiliano Deciano

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Sun WuKong il vero Goku di Dragon Ball

2019-05-03 18:32:57

Tante sono le trasposizioni e i riferimenti cinematografici, fumettistici di uno dei più importanti libri cinesi: Viaggio in occidente. Libro che descrive le peripezie di un monaco buddista, uno scimmiotto, un maiale antropomorfo e un Kappa (essere immaginario, probabilmente preso dalle salamandre)

SUN WUKONG LO SCIMMIOTTO CHE RIUSCI’ A DOMARE I CINQUE ELEMENTI

Il “PARI DEL CIELO”, così arrivò a farsi chiamare “Sun Wukong” (孙悟空), lo 

scimmiotto che è il personaggio principale dei primi capitoli del romanzo, tanto che in alcune traduzioni occidentali, il libro viene tradotto solo come “LO SCIMMIOTTO”. 

Sun nacque in cima a una montagna da un uovo d’oro 

fecondato dalla terra e da un fulmine. 

Wukong fin da subito dimostrò di avere una forza eccezionale, così divenne il condottiero di un gruppo di scimmie che lo elessero proprio re. 

Il neo re delle scimmie condusse i propri sudditi in una sorta di terra promessa (“la montagna dei fiori e dei frutti”), dove cibo e ricchezze di certo non mancavano; ma ben presto Sun si rese conto della vacuità della situazione. 


Così nello sconforto e nella paura che tutto quello che aveva, un giorno sarebbe finito, viaggiò e giunse a conoscere un saggio seguace del “DAO” (o tao), la “via”. 

Il Patriarca “Subhodi”, questo era il nome del “Taoista” che in buona fede, iniziò alla “VIA” Sun, il quale riuscì a carpire il segreto dell’immortalità, delle 72 trasformazioni, del volo a cavallo di una nuvola d’oro (ti ricorda qualcosa?) e come difendersi dalle “TRE CALAMITA’”, diventando così un guerriero invincibile. 

Fu solo a questo punto che Subhodi si accorse che il suo allievo era interessato solo alla magia e non a comprendere “l’essenza” della “VIA”. Così Sun Wukong venne cacciato e gli fu proibito di dire a chiunque chi fosse stato il suo Maestro; in effetti da qui in poi, nel romanzo, lo scimmiotto non nominerà mai il suo mentore. 

A questo punto, il re delle scimmie, tornò nel suo regno, intento a conquistare le terre vicine. 

Nella sua superbia Sun pretese, in nome del buon vicinato, dei doni dai 4 draghi re dei mari, i quali gli regalarono un’armatura d’oro, un elmo di fenice e degli stivali magici. In più, l’arrogante Wukong, scelse personalmente un bastone magico che a volontà del possessore, poteva 

assumere qualsiasi dimensione (il mitico bastone di Goku).

IL BASTONE ERA INIZIALMENTE UNA COLONNA CHE TENEVA LE ACQUE AL LORO POSTO DOPO IL DILUVIO UNIVERSALE. QUEST’ARMA ERA

CAPACE PER VOLONTA’ DEL SUO POSSESSORE DI ALLUNGARSI A DISMISURA, MA ANCHE DI DIVENTARE COSI’ PICCOLO DA POTERSI INFILARE IN UN

ORECCHIO.

L’insolente Sun attirò le attenzioni dell’Imperatore di Giada che, per evitare altre devastazioni sulla terra, lo invitò a vivere nei cieli, ottenendo l’incarico di stalliere dei cieli. Lo scimmiotto inizialmente entusiasta del proprio lavoro, ben presto si accorse di non avere assolutamente un’alta carica. 

Fu così che dopo essere scappato per tornare nelle sue terre e dopo aver affrontato in duello due inviati dell’Imperatore, costrinse quest’ultimo a rendergli giustizia chiamandolo col nome di “PARI DEL CIELO”. 

Stabilitosi di nuovo nel regno dei cieli, l’insolente scimmiotto, riuscì a mangiarsi tutte le pesche dell’immortalità che sarebbero servite come piatto speciale di un banchetto indetto dall’Imperatore. Accortosi di averla fatta grossa, si nascose nel calderone di Lozi, calderone che serviva a fabbricare la pillola dell’immortalità. 

Ma proprio Lozi, in collaborazione con la Bodhisattva Guanyin, riuscì a catturare la scimmia e a consegnarla all’Imperatore. Sun venne condannato a morte, ma, avendo divorato le pesche e avendo bollito il proprio corpo nel calderone di Lǎozi, spade e lance non ebbero alcun effetto. Fu così che decisero di farlo cuocere in un forno, con la speranza di fondere l’animale. 

Dopo alcuni giorni, all’apertura della fornace, gli abitanti del cielo ebbero una bruttissima sorpresa: Sun, non solo era ancora vivo, ma i suoi occhi divennero rossi con pupille d’oro e con la capacità di vedere attraverso gli inganni. 

A questo punto Wukong, in cerca di vendetta assaltò il cielo e l’Imperatore si vide costretto a chiamare Tathāgata Buddha, che afferrando il “Pari del Cielo” in una mano, lo sfidò a uscire da essa. Così a cavallo della nuvola d’oro, Sun arrivò al cospetto di 5 colonne e pensando di essere giunto ai confini dell’universo, tornò indietro a riferire al Buddha. 

Solo allora Wu si accorse della sua boria, capendo che quelle non erano colonne, ma le dita del Santo. Vane furono le preghiere della scimmia e Buddha lo rinchiuse sotto la montagna dei 5 elementi, dove solo dopo 500 anni venne liberato per volere del Buddha dal monaco Chen Xuanzang, detto Sanzang, 

sotto la promessa di diventare suo fedele discepolo. Nel dubbio che Sun non riuscisse nella promessa col consiglio della Bodhisattva Guanyin, il monaco donò a Wu una corona che a insaputa della scimmia, poteva stringersi e provocare dolore e dalla quale non si sarebbe potuta più liberare. Qui si chiude la parte del romanzo nella quale si parla quasi esclusivamente dello scimmiotto Sun Wukung e inizia il viaggio del monaco Sanzang in compagnia del Pari del Cielo, del Maiale, il primo nemico di Goku fu un maiale e del Kappa, tutti alla ricerca dei sacri sutra contenenti le parole del Buddha.



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