Martina Ghezzi

VIOLA ODORATA L.

2021-03-16 05:54:42

I messaggi dei fiori 2

VIOLA ODORATA L.

Il secondo fiore che la primavera ha portato nel mio giardino è la violetta.

La viola odorata è la regina di tutte le viole, è la più profumata e porta il messaggio “Sei la più bella.”

“Viola” da “ion” significa scuro, è legata al mito di Ione e delle ninfe Ionades, ovvero le "ninfe delle Viole, a cui era dedicato un santuario a Elide, dove si trovava una sorgente curativa in grado di guarire da ogni dolore e malattia. Si ritrova qui la capacità curativa di questa pianta dalle proprietà sudorifere, depurative, diuretiche, dermopurificanti, emollienti, antinfiammatorie, e dunque legate simbolicamente all'acqua, alle sue proprietà rinfrescanti e al suo scorrere.

Nella mitologia romana invece la viola narra la storia di Attis.
Agditis, figlio frigio di Zeus e Cibele (Madre Terra) preso dalla gelosia rese folle il bellissimo Attis.
La follia lo indusse ad evirarsi sotto un pino, morendo dissanguato.
Dal sangue di Attis e della principessa Atta, suicidi perché non potevano coronare il loro sogno d'amore nacquero delle viole. Andando avanti nella storia poi il giovane tornò in vita.
Così come altre leggende la associano ad Ade, Persefone e al melograno con lo stesso significato.
E qui arriviamo al significato di questo bellissimo fiore.

Ricordando questa storia fu istituita una festa primaverile che si svolgeva dal 22 al 28 marzo, subito dopo l’equinozio di primavera dopo una settimana di purificazione detta castus matri "digiuno della Madre" che iniziava proprio oggi: il 15 marzo fino al 21 marzo.
Il 22 marzo era detto “ dies violae” ("giorno della Viola"), e si praticava un rito sacro in onore di Attis in cui un Pino veniva sepolto con manifestazioni di lutto e tristezza, ma il 25 marzo era “hilaria” ("giorno di gioia") e si celebrava con grande allegria il ritorno alla vita di Attis, con travestimenti e licenze d'ogni tipo, come nel nostro Carnevale.

La viola quindi è simbolo di umiltà, timidezza, pudore e profondità di sentimenti, ma anche forza e rinascita.
Dove l’acqua scorre, la vita fluisce.
Il viola è “il colore tra l’umano e il divino, l’unione di due nature”

Il suo messaggio è:

"Ecco, è vero, siamo le annunciatrici della vita che ritorna,
siamo le testimoni della morte che si tramuta in vita,
siamo il sangue versato in fiore.”

A Parma la violetta (Viola odorata varietà pallida plena) è un fiore famoso legato alla storia di Maria Luigia d’Austria, moglie di Napoleone, ma anche la sua prima moglie Giuseppina Bonaparte le amava e le donò all’imperatore per conquistarlo.

Maria Luigia aveva una grande passione per la botanica e soprattutto per la violetta e nella sua residenza nella Reggia di Colorno si fece costruire uno spazio apposito per la loro coltivazione.

Dall’amore della duchessa per questo fiore nacque il famoso profumo “Violetta di Parma”, per il quale incaricò i frati del Convento dell’Annunciata per l’estrazione e ne volle l’esclusiva.

La ricetta fu scoperta solo nel 1870 quando Ludovico Borsari lo rese fruibile anche per le persone meno ricche.

Marcel Proust ne “La ricerca del tempo perduto” ( uno dei miei libri preferiti) seguendo il suo flusso di coscienza associa Parma “color malva” secondo un’immagine di dolcezza che conduce all’ “immensa coppa di cristallo zeppa di violette di Parma” nel salotto di Odette de Crécy.

Inoltre, sempre in riferimento a Parma, Violetta Valery è la protagonista de “La Traviata” di Giuseppe Verdi e anche qui troviamo una storia tra vita e morte, infatti il nome originale del melodramma era “Amore e Morte” e, per caso ma non troppo, succedette ad un’altra opera dal nome “Attila” ( Attis… la storia si ripete sempre…) e Viola la protagonista della “Dodicesima notte” di Shakespeare.

“La viola, monumento d’una sera di certo inobliabile e obliata”.
Jorge Louis Borges

Non bisogna confondere la violetta con la viola del pensiero.
Riconoscerle è facilissimo in quanto la violetta, infatti, ha due petali in alto e tre in basso, mentre la viola del pensiero ne ha quattro superiori e solo uno nella parte inferiore.

Martina Ghezzi 

PS: ho scoperto un terzo fiore 😉🙏❤️