Martina Ghezzi

“THE MAKING OF“ - LOVE vs PREJUDICE

2021-01-29 14:16:00

Niente è come appare, neanche questo post.

Prima di esprimere un commento istintivo su ciò che pensi di un abito, assicurati di avere le competenze per avere un'opinione credibile. 
Non è solo una questione estetica, che comunque per quanto soggettiva e personale è sempre frutto di un background culturale, ma si tratta di molto molto di più. 
Si tratta di sapere che un'idea ha un valore e il più delle volte ha un significato, a volte fine a se stesso, a volte anche emotivo.
Si tratta di sapere che a volte l'abito che giudichi brutto con frettolosità e disdegno, è frutto di una storia, di una grandissima conoscenza per cui una sola mente non basta, per cui serve un team di moltissime persone che uniscono le loro forze e le loro capacità.
"PERSONE", lo scrivo in maiuscolo perchè vorrei che emergesse che sono esseri viventi, che passano molte ore di dedizione e impegno per creare qualcosa insieme e non per giocare a gira la moda, ma per comunicare messaggi importanti.
Messaggi che forse possono apparire criptici, quando in realtà sono solo delicati, sussurrati sottovoce e altre volte invece urlati e comunque giudicati e incompresi, solo perchè specchio del reale, di una realtà spesso difficile da ammettere.
E si tratta di persone che sacrificano la vita, la gioventù, il tempo con i figli e la famiglia, la vista, le mani, la testa, il tempo per sé stessi, la salute, il pranzo, le emozioni.
Lo hanno scelto loro dite? No, come non lo sceglie un medico.
E' una vocazione che non si fa dire di no e alla quale non si accede senza chiamata. 
E' la vita che ti chiama a una missione di portare bellezza nel mondo e vi assicuro che la bellezza e la qualità sono tutt'altro che superflue nelle nostre vite, soprattutto in momenti in cui la gente crede di essere destinata a scegliere tra il vivere e la paura. 
Ci dite che siamo al caldo in ufficio, bla bla bla,.... volete dirci che siamo fortunati? si, lo siamo e lo sappiamo anche se a volte ci lamentiamo perchè anche se non ci credete è dura davvero... e lo siamo anche quando siamo sotto la pioggia al freddo a fare uno shooting di domenica a digiuno da 8 ore, mentre qualcuno è sul divano e una commessa fa il suo turno al supermercato... e lo siamo anche quando non possiamo organizzare la nostra vita perchè non sappiamo mai a che ora finiamo o quando ogni giorno facciamo 12 ore lavorative senza accorgerci che l'ultima volta che siamo andati in bagno era prima di colazione.
E se pensate che guadagnamo tanto e che ci vestiamo come se dovessimo andare chissà dove... si, qualcuno guadagna tanto, ma tutti gli altri hanno stipendi normalissimi e quel posto te lo devi guadagnare ogni giorno, ogni istante, perchè la moda va più veloce di tutti e non aspetta nessuno. 
Ci vestiamo bene perchè ci crediamo che la bellezza fa stare bene e perchè i messaggi che comunichiamo sono inutili se restano nelle sfilate, se non raggiungono la gente nelle strade e poi non ci vestiamo sempre bene, perchè a volte siamo davvero stanchi di non fermarci mai.
Non salviamo vite e non siamo eroi, ma il nostro impegno è massimo. almeno negli ultimi anni proviamo a non spezzarne più di vite riducendo o nel migliore dei casi cessando le produzioni di pellicce, di prodotti in pelle, di piumini in vera piuma d'oca, di bottoni in madreperla e anche il terribile sfruttamento minorile.
Se non vivi il mondo della moda non dimenticare che un abito non è un tessuto che ha preso una forma indossabile, ma molto di più.
Non dimenticare di non confondere la moda con l'abbigliamento e l'abbigliamento con la produzione bulimica di abbigliamento. 
Quando giudichi un abito o peggio le persone che lavorano a questo grande sistema non dimenticare che non tutto è come appare.
Se invece sei una persona che lavora nella moda, non dimenticare che sei lì per un sogno, che non ti hanno chiamato per seguire i trends rincorrendoli, ma per comprendere un'esigenza e darle una risposta efficace.
E non dimenticare che spesso sei frustrato dalla tua vita ai 1000 km all'ora, sempre con l'acqua alla gola e anche tu giudichi e sei isterico e questo non aiuta a far conoscere ciò che è veramente il tuo lavoro

Alla fine di tutto non c'è nessuna distinzione nello scopo di una professione ed è proprio contribuire efficacemente alla risposta di un'esigenza. Non al bisogno subliminale creato dal marketing, che allarga il grande vuoto, ma a un'esigenza indispensabile per una vita di senso.

Siamo parte di un sistema che deforma la realtà e anche il sogno.
Non ci accettiamo, desideriamo di essere diversi e non sappiamo neanche chi siamo.
Dovremmo sentirci tutti un po' più uguali per lasciare che la nostra risposta a quell'esigenza emerga anziché soffocare la sua voce con tutti quei giudizi castranti.

Adesso potete guardare questo video, che è solo uno di tanti altri, e comprendere che dietro ogni cosa o persona c'è sempre qualcosa di talmente prezioso che non avevamo immaginato, qualcosa di inestimabile, inattaccabile da qualunque tipo di giudizio.

Tutte le volte che hai giudicato o etichettato o anche solo pensato a chi ti sta accanto, hai mai preso in considerazione che chiunque ha il suo prezioso, segreto e a te sconosciuto "the making of" ?

Martina Ghezzi 

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