Martina Ghezzi

SCELTE ALIMENTARI E SCELTE ETICHE

2021-01-21 22:35:19

L'importanza di una scelta coerente

SCELTE ALIMENTARI E SCELTE ETICHE

Nella diretta di ieri sera con Vittorio ho cercato di spiegare in pochissimo tempo come le nostre scelte alimentari influenzano la nostra salute,le nostre emozioni e il nostro destino.

Scrivo questo post di approfondimento per spiegare meglio quali sono i presupposti di qualunque scelta dal punto di vista alimentare.

Parlando di salute ed emozioni ci siamo soffermati esclusivamente sul piano energetico e per questo nonostante le sollecitazioni non è stato possibile dispensare consigli pratici perché era necessario fare prima questa premessa di visione e perché da questo punto di vista, cioè ponendo al centro l'uomo e non semplicemente il corpo umano come separato dal resto, ognuno ha un assetto individuale in continuo mutamento oltre che un'indole costituzionale che predispone anche a certe scelte, che nessuno può sentirsi in grado di giudicare.

Le nostre scelte alimentari dipendono dal nostro livello quantitativo e qualitativo di cultura e consapevolezza, ma anche di conoscenza di noi stessi. Elementi imprescindibili per chiunque voglia aderire al proprio mandato celeste e quindi raggiungere felicità e realizzazione.
Più queste sono sviluppate più le nostre scelte saranno mirate.

Ci sono scelte molto sottili che facciamo ogni giorno che consistono  nel scegliere un alimento piuttosto che un altro (come l'esempio fatto tra finocchio e barbabietola o tra carne e pesce), poi però ci sono scelte più grandi che prevedono l'esclusione totale di alcune categorie.
Queste scelte "radicali" denotano che la persona sia già in un grande moto di cambiamento e una volta prese, se perseverate, conducono a un mutamento in tutti gli aspetti della vita.

Se conduciamo questo processo quotidiano sulla base dell'ascolto è inevitabile essere condotti verso la connessione sempre più profonda con la nostra Anima e quindi anche verso un'alimentazione più rispettosa in generale, ovvero verso la scelta di cibo vero e di qualità e indubbiamente a prevalenza vegetale perché tutto ciò che è vegetale ci avvicina all'ambiente e crea quella connessione cielo-uomo-terra che porta a una centratura che permette di condurre la propria vita con più consapevolezza.

Nella mia esperienza ho prima eliminato i latticini per scelta, per poi ridurre al minimo in modo istintivo il consumo di pesce, uova e soprattutto carne.
La mia, a differenza, di quella di molti, non è stata una scelta etica nei confronti degli animali o dell'ambiente indotta da un desiderio di sentirmi a posto con la coscienza, ma una scelta naturale dovuta alla comprensione che l'ambiente che ci circonda è strettamente collegato a noi, al pari nel mondo animale, vegetale e minerale.
Quando una persona comprende la sacralità della vita in senso generale è per forza predisposto a una direzione universale di rispetto e man mano certe dinamiche avvengono spontanee.

Mangiare carne oggi non ha assolutamente più il significato di una volta, quando questo avveniva in modo molto diverso da oggi.
Uccidere il maiale per le feste, e sottolineo per le feste, cioè occasionalmente, può essere al quanto discutibile, ma mai come dare per scontato che migliaia di maiali debbano vivere in condizioni indegne per poi esaurire la loro vita attendendoci al supermercato smembrati e incelofanati come atto dovuto. E ancora meno ignorare il fatto che spesso le carni vengano macellate in esubero per poi essere lasciate andare a male e buttate. 

D'altra parte però è molto lontano dall'etica anche fare una scelta vegan a favore degli animali e dell'ambiente, nel momento in cui non si ha alcun rispetto per sé stessi e per le altre persone.
Una scelta vegan basata su prodotti preparati industrialmente privi di ogni contenuto e ricchi di ingredienti chimici allontana allo stesso modo dalla propria anima, in un totale inadempimento al nostro dovere di tutela di noi stessi, ma anche degli animali e dell'ambiente che vengono danneggiati da tutte le confezioni di plastica necessarie alla vendita.

E non serve vedere gli atroci filmati degli animalisti o gli aberranti video che mostrano tutti i veleni che vengono spruzzati sugli ortaggi per sentire che qualcosa è andato storto.
Come viene chiesto a noi di essere iperproduttivi andando contro ogni esigenza fisiologica, c'è la stessa pretesa egoica e altrettanto ingiustificata nei confronti dalla Natura. 

E da entrambe le parti non c'è niente di etico in persone che giudicano chi fa scelte diverse con molto odio, rabbia e pregiudizio senza prendere in considerazione che siamo tutti in cammino e che il cammino non è lo stesso per tutti. Chi lo fa è sempre più lontano da quella connessione di cui ho parlato, onnivoro, carnivoro o vegan che sia.
Liberarsi dalla tentazione del giudizio è uno dei più importanti passi di evoluzione perché spalancare le porte dell'amore, demolisce la gabbia della mente.

Abbiamo un impegno che è lo stesso per chiunque sia qui ed è quello di assolvere la propria missione, che è sempre per il bene comune, attraverso lo sviluppo personale come esseri all'interno di cui contesto sociale e ambientale.
Ogni scelta che facciamo non deve essere condizionata, ma al contrario incondizionata, cioè propedeutica ad eliminare i condizionamenti che ci ostacolano dal raggiungimento della gioia di vivere nel mondo che è il risultato di tre fattori:
unione (sentirsi uno nel tutto, sentire che ogni scelta ha effetti non solo individuali ma anche collettivi), calore (amore, ascolto, accoglienza) e nutrimento (il cibo quotidiano fatto di alimentazione, emozioni, relazioni, percezioni).

Questo è possibile con un'alimentazione e uno stile di vita privi di veicoli di controllo, quindi naturali e sinergici con ciò che siamo, atti a demolire le barriere mentali costruite nel tempo da un'educazione sociale costruita sull'individualismo e sul controllo delle masse.

Martina Ghezzi

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