Martina Ghezzi

L'OCCASIONE DEL FALLIMENTO

2021-02-21 15:19:29

seconda parte

L'OCCASIONE DEL FALLIMENTO - seconda parte
Il fallimento non ha sesso

Nel terzo espisodio della terza stagione la "Meravigliosa Mrs Meisel" ha capito la lezione e dopo un altro fallimento non si dispera più come la prima volta, ma si rende finalmente conto che semplicemente non può sempre andare bene e non si può piacere a tutti sia perché non sempre diamo il massimo, ma anche perché gli altri non sono sempre preparati a capire ciò che stiamo dando.
(Vedi la puntata precedente cercando nei post del mio profilo con lo stesso titolo)

Così la stessa sera, spinta dal suo agente, risale su un altro palco, avanti ad un nuovo pubblico, ironizzando sul suo fallimento e ottenendo il successo sperato.
Quello che evidenzia in questa seconda parte è la differenza tra uomini e donne nel fallimento dal punto di vista sociale.
La serie tv è ambientata alla fine degli anni 50 e probabilmente in quel contesto era così, tuttavia ancora oggi molte donne si sentono addosso il peso di un giudizio maschilista da parte della società.

Questo è vivere rimanendo indietro, attaccati a delle memorie.
Quanti uomini si suicidano perché perdono il lavoro e si sentono falliti e on colpa nei confronti della famiglia, quanti imprenditori dopo il fallimento della loro azienda si suicidano perché oltre a deludere se stessi e la famiglia, sentono di deludere i loro dipendenti e le loro famiglie, quanti mariti si sentono falliti dopo essere stati traditi, lasciati o aver tradito, quanti padri soffrono per il fallimento con i loro figli e spariscono dalle loro vite perché non hanno il coraggio di guardarli in faccia.

Il fallimento non dipende dal sesso, il fallimento come spiegato nella prima parte è un insegnamento di cui tutti hanno diritto quando devono fare un passaggio che possa cambiare l'esistenza.
L'errore non è la sconfitta. L'errore è la chiusura verso nuovi orizzonti, verso nuovi talenti che quel fallimento può attivare.

Con dice "Il piccolo principe"🌹:

"È una follia odiare tutte le rose perché una spina ti ha punto, 
abbandonare tutti i sogni perché uno di loro non si è realizzato, 
rinunciare a tutti i tentativi perché uno è fallito.
È una follia condannare tutte le amicizie perché una ti ha tradito,
non credere in nessun amore solo perché uno di loro è stato infedele, 
buttare via tutte le possibilità di essere felici solo perché qualcosa non è andato per il verso giusto. 
Ci sarà sempre un’altra opportunità, un’altra amicizia, un altro amore,  una nuova forza. 
Per ogni fine c’è un nuovo inizio.”

Il passo che possiamo compiere insieme è aiutarci a risollevarci, invece che godere degli insuccessi altrui e condannarli.
Quando pensiamo "io avrei potuto fare di meglio", "io ho la soluzione" probabilmente è vero perché senza la responsabilità addosso, senza ansia da prestazione, senza tensioni, è tutto più semplice, siamo più lucidi e guardando dall'esterno a volte c'è una migliore visione di insieme, ma non deve diventare superiorità o giudizio, al contrario possiamo renderci utili offrendo le nostre idee agli amici e ai collaboratori, che avranno la piena libertà di cogliere o lasciar cadere il nostro aiuto e valutare se può esser loro utile, tenendo presente che la nostra miglior soluzione non è efficace per chiunque.
Tra uomini e donne questa collaborazione può essere ancora più proficua per via delle diverse attitudini, si può creare un completamento che vince.
La distinzione di genere è voluta dalla Natura per compiere grandi cose, per generare, non per farsi la guerra e quando come donne vi sentite svalutate, ricordate che quella svalutazione è prima di tutto dentro di voi.
Le donne hanno un potere superiore, non perché siano migliori, ma perché in esse predomina il femminile che è il potere della sensitivita, dell'intuizione, del donare la vita, a livello cerebrale hanno un maggior numero di connessioni e non è colpa degli altri (come faceva Mrs Meisel) se qualcuna di voi se ne è dimenticata, nessuno può reprimervi se non voi stesse.
La sentite la forza che avete ed esercitate ogni giorno? 
Le donne hanno cambiato la storia come gli uomini, in tempi molto più difficili.
Non dimenticate che sebbene ognuno di noi sia come uomo che come donna sia completo così com'è, siamo allo stesso tempo complementari.
Tutte le volte che un uomo tenta di sottomettere una donna non fa altro che ammettere il suo timore di inferiorità, la sua esigenza di controllo su qualcosa che ha in sé un che di magico e grandioso, e lascia che il maschile predomini nel suo disequilibrio di rabbia, soffocando del tutto il femminile che la Natura gli ha concesso.
La violenza, l'abuso di potere, la sottomissione sono dannosi per entrambi e sono il fallimento di entrambi. Sono errori di comunicazione e di valutazione.
Sono l'allontanamento all'anima e tra maschile e femminile.
Tra una donna che vende il proprio corpo e un uomo disposto a perdere la casa per comprarlo c'è la stessa debolezza e nessun potere. 
Non c'è un forte e un debole, è una sottomissione reciproca che toglie valore ad entrambi. È una svendita al ribasso di ogni valore.
Affermare il proprio potere femminile non è una cosa da donne!
Questo è il passo da compiere insieme, passando ad un nuovo livello di coscienza: imparare a percepire e far conversare femminile e maschile dentro di sé e smettere di confondere maschile e femminile con uomo e donna.
La società non ha represso le donne, ma il femminile di uomini e donne e nonostante questo resta la base della vita, perché senza lo yin lo yang non si manifesta. Lo yin non è mai in eccesso. 

E quando si inizierà a parlare della repressione del maschile? 
Questo sì che è un tabù!

Martina Ghezzi