Martina Ghezzi

20 MARZO 2021 - EQUINOZIO DI PRIMAVERA

2021-03-20 12:21:03

Il trifoglio: l'erba sacra dell'equinozio di primavera

20 MARZO 2021 10:37 – EQUINOZIO DI PRIMAVERA 2021 – sesta parte della serie “La Primavera”

Quest’anno l’equinozio di primavera cade oggi alle 10:37.
Come già spiegato più volte in occidente coincide con l’inizio della primavera, mentre per la cultura orientale oggi l’energia primaverile è all’acme della sua forza.
La natura esplode di vita e da qualche giorno i pruni si sono riempiti dei loro deliziosi fiorellini bianchi o rosa.
All’equinozio (“equi-nox”, notte uguale al giorno), il giorno è pari alla notte anche se effettivamente in durata non è esattamente così.
La curiosità è che osservano una meridiana, il vertice dell’ombra, durante ogni giorno dell’anno, disegna una curva che, agli equinozi, diventa una retta.
Energeticamente però c’è realmente una sorta di speciale armonia tra le forze del giorno e della notte e ritornando al post precedente sul sonno ( vedi post precedente), è proprio questa armonia intrinseca della capacità di organico scambio di polarità tra yin e yang, che ci porta a nuove energie di risveglio, rigenerazione e rinascita.
Infatti la primavera è la stagione del fegato, organo con la capacità di rigenerare anche se stesso.
Nei post precedenti abbiamo parlato di Yule come festività pagana del solstizio di inverno.
Ostara è invece quella corrispondente all’equinozio di primavera in cui si festeggia la trionfale fertilità della natura.
( probabilmente a qualcuno viene in mente “Easter”, Pasqua in lingua inglese. Ne parleremo in altri post nelle prossime settimane.)

 La più antica festa di Primavera risale a quasi 5000 anni fa , si chiama “Sham el Nessim”, letteralmente «fiutare il vento» , da “Shamo” (rinnovo della vita), “Shamm” ( soffio, respiro) e “nessim” (brezza).
Tutto questo ci riporta al momento della nascita che ha inizio con il primo respiro, l’alito della vita.
Il vento di primavera infatti trasporta gli spiriti della vita e l’Ein Sof o Spirito Universale fecondatore della Madre Terra è più abbondante.

Se siamo in armonia questa energia ci predispone all’apertura e alla crescita, a relazionarci con gli altri e a iniziare nuovi progetti e a ricambiare l’amore con il prossimo.
Se non siamo in armonia questo periodo è cruciale per abbandonare le rigidità e gli schemi che ci incatenano “approfittando” di un Polmone con energia più scarica.
Uno dei maggiori rischi è una debolezza del fegato sotto la predominanza del polmone, che non riesce ad espletare la sua energia, condizione che crea notevole depressione, frustrazione e rabbia.

Invito a riflettere sulla propria condizione e cercare di trovare la consapevolezza e quindi una via naturale di libero flusso prima che il fegato perda la pazienza, visto che non è un soggetto tollerante, ma al contrario agevolare il suo impeto creativo spianandogli la strada senza che sia costretto ad uno scontro.

Possiamo quindi accogliere l’energia di questo giorno e piantare un fiore o una pianta, iniziare un progetto artistico, fare una passeggiata nel verde, ammirare un orizzonte fiorito o un campo, cantare a squarcia gola, fare una corsa, oppure fare herbwatching e cercare un bel trifoglio( termine inventato da me per definire la mia ricerca e osservazione di piante e fiori).

IL TRIFOGLIO – la pianta sacra dell’equinozio

Il trifoglio è la pianta sacra dell’equinozio di primavera.
Io la chiamo "pianta dei 3 cuori".

Il trifoglio infatti si chiama in inglese “shamrock”, dove ritroviamo la radice “sham” e rende fertili i terreni, grazie alla capacità di sintetizzare l’azoto atmosferico e di favorire l’impollinazione grazie alla dolcezza del suo nettare.
I druidi associavano la triplice foglia a “Triskell”, la ruota sacra, emblema della triplice manifestazione.
È inoltre la pianta legata alla festa irlandese di San Patrizio del 17 marzo.
La foglia tripartita la triplice manifestazione dell’Uno universale.
Infatti il quadrifoglio portafortuna rappresenta la concretizzazione materica delle forze creatrici della trinità.

Se cercate bene negli album ne troverete uno sull’orto botanico di Leida ( Olanda).
In questo luogo ci si rende contro del fatto che ogni struttura architettonica e artistica è frutto dell’ispirazione tratta dalla natura e se l’uomo si è fatto ispirare non è stato solo per astrazione estetica, ma perché ne ha colto i messaggi energetici e animici.
Troviamo il trifoglio nelle trifore delle chiese e non ha caso Plinio descrive il trifoglio come “pianta che nessun serpente toccherebbe” e si diceva che potesse curarne il morso.
Il serpente nella cultura cristiana è il simbolo del male e il trifoglio sulle chiese lo è della protezione del male e della liberazione del peccato.

Il suo messaggio è “meritato riposo”, infatti armonizzando l’energia del fegato come spiegato sopra, si alleviano le tensioni e ritornando ancora una volta all’argomento dell’insonnia in fitoterapia viene usato in caso di ansia e insonnia e come antifiammatorio, il trifoglio rosso inoltre è depurativo per il sangue e utile per sindrome premestruale, osteoporosi e menopausa perché è un fitoestrogeno e per lo stesso motivo non è indicato in caso di seri disturbi tiroidei, ormonali, ginecologici e in gravidanza, oltre che in caso di utilizzo di alcuni farmaci.

Martina Ghezzi 

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