Martina Ghezzi

14 MARZO - PI GRECO DAY

2021-03-16 05:56:00

Cos'è davvero Pi greco?

Alzi la mano chi non ha sentito nominare pi greco a scuola!
Ora alzi la mano chi vuole spiegare cosa ricorda a riguardo...

Vedo poche mani... 🤔 

Forse non vi ricordate perché non vi hanno mai detto qualcosa che destasse la vostra attenzione o forse vi hanno detto che tanto non lo userete mai...
La scuola dell'OBBLIGO (sottolineo obbligo) serve per tenere le persone lontane dalla vera conoscenza, per instillare nelle persone la rigidità delle convenzioni e del pensiero unico e non indipendente.
Rivelare cosa sia pi greco sarebbe controproducente in effetti.
Saremmo persone con la mente libera e del resto gli stessi fisici e scienziati standard sono i primi a essere prigionieri delle loro grandi regole matematiche, prima fra tutte "se non vedo, non credo".
Il problema è che il mondo visibile non esiste senza un mondo invisibile ed è proprio quello che dice il nostro Pi greco.

Comunque ufficialmente pi greco è "Numero (simbolo π) reale, irrazionale e trascendente, che esprime il rapporto tra la lunghezza di una qualunque circonferenza e il suo diametro (π=3,1415926535...)."

"pi Sedicesima lettera dell’alfabeto greco (maiuscolo Π,minuscolo π) corrispondente al p latino."

Pi greco fu usato per la prima volta dai Babilonesi, poi dagli Egizi e poi dai Cinesi..abbiamo solo nominato i popoli che detengono le origini di tutta la conoscenza dei mondi.

Oggi è utilizzato in fisica, meccanica, scienza, etc..ma secondo voi dei popoli geniali come questi non avrebbero saputo inventare un cellulare? 
Avrebbero saputo eccome, il fatto è che a loro  non serviva perché riuscivano a comunicare lo stesso con il mondo e con i mondi!

Avete presente le piramidi? Bene, abbiamo detto tutto!

Pi greco è tutto: il nostro DNA, il nostro corpo, le parole, il calcolo della traiettoria, il calcolo delle probabilità, il principio di indeterminazione di Heisenberg, la teoria della relatività, il numero di cellulare, etc.. tutto è in questo numero magico.

Altro problema: la quadratura del cerchio. 
A parte che alcune scienze hanno trovato il modo di risolverlo ma non ho una laurea per spiegarvelo, il tentativo di quadratura del cerchio fa parte di quell'assurda mania ed esigenza di razionalità dell'uomo moderno.
Il cerchio non si quadra perché pi greco è il cerchio stesso, è l'infinito.

Il cerchio è il mondo celeste e il quadrato è il mondo terrestre. 
La loro conciliazione e distinzione determinano la manifestazione divina che prende forma in tutte le cose e dalla cui unione tutto ha origine e per questo pi greco contiene i codici di ogni cosa.
Il quadrato si inscrive nel cerchio perché la Terra dipende dal cielo e non potrà essere il contrario.
Il cerchio e il quadrato sono il tempo e lo spazio e cioè due aspetti divini che non si possono descrivere.

A questo proposito pi greco dice che:

- è impossibile determinare un valore assoluto simultaneo dello spazio e del tempo. (Vedi principio di indeterminazione di Heisenberg o principio di sincronicità)

- tempo e spazio sono la stessa cosa. (Vedi teoria della relatività di Einstein oppure Tutto è uno)

La scienza non è ancora riuscita a determinare, o meglio comprendere, cosa siano tempo e spazio perché continua a cercare di misurarli perdendo il grande significato e la grande visione.
I grandi popoli lo sanno da sempre.

Ciò che rende ignorante l'uomo è la superbia di voler sapere ogni cosa facendola accadere invece di lasciarla accadere, è la superbia di volersi considerare al centro dell'universo e l'illusione che dall'uomo stesso tutto dipenda.

La DAD è un problema relazionale, non culturale.
In termini pratici non c'è alcun impedimento nello studio stando a casa.
I problemi sono il tenere i bambini incollati allo schermo per imparare qualcosa rendendolo ancora più difficile, l'isolamento che non permette di fare esperienze di crescita, l'instabilità di questo continuo andirivieni di decisioni assurde, la mancanza di gioco, movimento e di ore all'aria aperta.
Per fortuna almeno a casa stanno senza museruola!
Possiamo fare la differenza andando nelle piazze, ma quello per cui davvero bisognerebbe lottare non è solo di tornare in un carcere obbligatorio chiamato scuola.
La scuola  tiene impegnata la mente in mezze verità che non sono sufficienti per essere sani, liberi e felici.
Bisogna pretendete il diritto sacrosanto di conoscere, di essere liberi, di sapere come stanno davvero le cose.
 Ci sono conscenze millenarie in cui tutto ciò che serve è già scritto.
Io prego perché questa distruzione della scuola che stanno mettendo in atto, serva a costruirne una vera, che abbia a cuore i bambini, il loro futuro e la loro conoscenza.
Ringrazio gli insegnanti che mi hanno insegnato più che due tabelline.
Io consiglio di farsi il proprio bagaglio infinito di conoscenza e tramandarlo ogni giorno ai figli e alle persone a cui si pensa possa essere utile e non delegare questo compito completamente all'esterno.
Siate Maestri e non maestri. 
Date illuminazione (luce infinita), non voti (giudizio misurabile).
Il giudizio o il voto sono soggetti alle influenze del tempo e dello spazio e delle frequenze, quindi come potete essere certi del valore che state fissando se intorno a voi nel frattempo tutto è già cambiato?

Per quanto il tempo sia infinito ed eterno, nel momento in cui incontra lo spazio accade la vita e la vita è un moto di eterno cambiamento e ogni attimo che scorre non torna più continuando a mutare.

Viviamo ognuno di questi attimi al massimo per non avere il pensiero nell'ansia di quelli futuri né nei rimpianti e rimorsi di quelli passati.
Dire non c'è tempo da perdere è vero nel senso che il tempo non si può perdere, però si possono perdere infiniti attimi di un tempo che non abbiamo vissuto.
Non viviamo il lockdown, la DAD etc come in periodo di pausa, ma come una serie di attimi imperdibili al pari di quelli a scuola, al bar, al ristorante, al parco, etc...

Verso l'infinito e oltre.

Martina Ghezzi