recensione del libro finchè le stelle saranno in cielo
anche se voglio impostare questo canale principalmente sulle mie creazioni e i miei lavori leggere è da sempre una delle mie più grandi passioni e non posso davvero esimermi dal portarla anche qui, mi perdonerete quindi se di tanto in tanto pubblicherò una recensione anche qui...
finchè le stelle saranno in cielo
Trama:Da sempre Rose volge lo sguardo in alto a cercare la prima stella del crepuscolo. Quella stella le permette di ricordare chi è e da dove viene. La riporta alle sue vere radici, agli anni Quaranta, ai suoi diciassette anni, in una pasticceria sulla rive della Senna. Un passato che nessuno conosce. Ma adesso è venuto il tempo di dar voce al suo ultimo desiderio: ritrovare la sua vera famiglia, a Parigi. E mantenere una lontana promessa. Affida il compito alla giovane Hope, la sua unica nipote. Prima di affidarle la sua memoria e la sua promessa, Rose le confessa le proprie origini: non è cattolica, ma ebrea. Ed è sopravvissuta all'Olocausto. Hope è sconvolta: l'Olocausto lo conosceva solo attraverso i libri. Ma ora deve partire per Parigi. Perché è tra quei vicoli che la nonna si era scambiata una promessa e una speranza. Una promessa che avrà vita finché ci saranno le stelle nel cielo.
Il libro è edito da Garzanti e potete trovarlo qui: https://amzn.to/2U1xaPZ
Vorrei iniziare subito dandovi un quadro generale della situazione in cui si apre il libro, spero di riuscire a non spoilerare troppo ma queste cose le trovate nei primi capitoli e le intuite anche dalla trama quindi non preoccupatevi: Rose è un anziana signora affetta da Alzheimer in stato già abbastanza avanzato quindi ha brevi attimi di lucidità ma non troppi, sua figlia Josephine era una donna fredda che ricercava l' amore in uomini sbagliati ed era più legata a loro che alla propria figlia; ho detto "era" perchè è mancata da qualche anno. La figlia Hope è una giovane donna di 36 anni alle prese con una figlia adolescente Annie, un ex marito manipolatore e assente da cui è appena fuggita ed una pasticceria di famiglia, aperta dalla nonna Rose subito dopo la guerra in cui le ricette della nonna vengono ancora preparate come un tempo. Tuttavia la pasticceria non è in buone acque, sta fallendo assieme a tutta la vita di Hope. In un giorno di assoluta lucidità Rose consegna ad Hope una lista di nomi chiedendole di partire per Parigi, cercare le persone della sua lista e portarle le risposte che cerca da un intera vita.
Hope non prende subito sul serio la cosa, non è del tutto convinta della lucidità della nonna ma dopo varie insistenze da parte di altri personaggi vicini a lei decide di partire e di scoprire la verità.
Passando ai punti no invece devo proprio essere spietata... farò dei semi spoiler quindi siete avvisati! se non volete leggerli fermatevi QUI!!!
Hope. Hope è il problema più grande di questo libro ma non è colpa sua! La colpa è del autrice!
Per tutta la prima parte non da segni di attività cerebrale, c'è una scena in cui lei ha questa lista e capisce che la nonna è ebrea e con lei c'è una persona, che le spiega per filo e per segno cosa può essere successo e risponde a tutte le possibili domande che possiamo porci fino a quel momento ... lei nulla! cioè tu hai già capito mezza trama, lei encefalogramma piatto...
Va a Parigi e appena lei parte a casa succede di tutto, ora lei ha 36 anni, è un imprenditrice e una madre, il libro è ambientato mi pare nel 2011 e lei NON HA UN CELLULARE! cioè... arriva a Parigi e inizia a fare chiamate dal telefono del Hotel, dalle cabine telefoniche, scrocca il cellulare ad un anziano per fare chiamate intercontinentali, ne combina di ogni e tu ti chiedi cavolo ma un telefono?! Intorno a pagina 300 però, dopo che lei è già tornata a casa e ha risolto quasi tutto, troviamo scritto "...stacco il cellulare dal carica batterie..." avete capito? il cellulare è rimasto in carica per 300 pagine! lei è andata in un altro continente e non se lo è portato!
Poi va beh, non ha mai visto un kebabbaro e crede che il baklava sia una ricetta esclusiva di sua nonna... in compenso è un ottima madre e in alcuni momenti ha degli sprazzi di coraggio e di decisione che mancano a tante protagoniste dei libri, credo che l'autrice abbia fatto un buon lavoro di ricerca per quanto riguarda in periodo storico e gli aneddoti raccontati ma al contempo si sia preoccupata pochissimo della caratterizzazione dei personaggi, Annie è caratterizzata meglio della madre che è la vera protagonista.
Una critica al resto comunque la devo fare: la storia d'amore di Rose è davvero da favola Disney... Se Jacob avesse fatto come Rose lo avrei capito di più, infondo per quanto sia bello crederci, le cose che cerchiamo nella persona che vogliamo accanto non sono le stesse a 90 anni di quando ne avevamo 17, questo amore adolescenziale che sopravvive alla guerra, ai campi di concentramento, alla distanza, a 70 anni di attesa la vedo davvero poco credibile, perfetta per un libro che alla fin fine è abbastanza leggero e senza grosse pretese ma davvero poco credibile, se si ha il coraggio di ambientare il tutto durante l'olocausto, si fa fare a Rose la scelta che fa... beh, bisognerebbe anche avere il coraggio di fare delle rinunce e non perseguire per forza il "per sempre felici e contenti".