Mariella Piscitelli

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Struffoli napoletani 📸 : Origine, Storia e Preparazione (i miei auguri per voi🥰)

2019-12-24 13:41:27

L'origine di queste palline fritte, con miele e guarnite di frutta candita, sarebbe greca, come testimonierebbe la preparazione “loukoumades”.

Pare che nel Golfo di Napoli ce li abbiano portati i Greci, al tempo di Partenope.
E dal greco deriverebbe il nomestruffolo”: precisamente dalla parola “strongoulos”, arrotondato.

Due famosi trattati di cucina del 1600, il Latini e il Nascia, citano come “strufoli o anche struffoli alla romana” dei dolci preparati alla stessa maniera degli struffoli napoletani.


Perché il vero struffolo dev’essere piccolo? Perché così aumenta la superficie di pasta che entra in contatto  col miele, e il sapore ne guadagna. E questo avviene soltanto se si confezionano delle palline di pasta di piccole dimensioni.

A Napoli un tempo gli struffoli venivano preparati nei conventi, dalle suore dei vari ordini, e recati in dono a Natale alle famiglie nobili che si erano distinte per atti di carità.

Come accade a tutte le ricette ormai gli struffoli nascondono molti segreti, spesso custoditi gelosamente. Uno di questi sta nel miele: che dev’essere abbondante. Senza di lui, un dolce non può definirsi veramente tale. 

Come simbolo della Dolcezza, il miele è un Mito:
i Gemelli Indiani Ashvin, messaggeri degli Dei, mangiano miele nel cielo mattutino, e la Bibbia racconta come Sansone estraesse dall’interno del leone da lui ucciso un favo d’api e di miele. La cosa lo mise di buon umore, tanto da spingerlo a formulare un indovinello: “dal divoratore è uscito il cibo, dal forte è uscito il dolce” (Giudici, 14).

Morale:
dalla morte nasce la vita. A proposito di nascita, il corpicino del Bambino Gesù viene definito “roccia che dà miele”.

Non è quindi un caso che gli struffoli siano un dolce tipicamente natalizio.

Ecco un’altra regola aurea: negli struffoli non esistono elementi accessori.
Tutto è importante. Dai canditi ai diavolilli (palline dolci colorate)

Nella ricetta degli struffoli trovano posto arancia e cedro candito, ma la parte del leone (come nella pastiera e nella sfogliatella) la fa la zucca candita: la famosa "cucuzzata".