Mariella Piscitelli

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Selva di Malano (Soriano nel Cimino)

2019-10-23 16:09:43

Nella parte più settentrionale del comune di Soriano nel Cimino, alle estreme propaggini dei Monti Cimini si trova la Selva di Malano. Una zona ricca di testimonianze archeologiche: altari e tombe rupestri, pestarole, resti della città etrusco-romana di Corviano.

Uno dei più vistosi monumenti rupestri è un masso ovoidale, al cui centro sono intagliati dieci scalini che portano alla piatta sommità. Si accede alla parte superiore spianata, dove è incisa una croce di orientamento.  In cima sono individuabili tre are dedicate forse alla triade etrusca: Tinia, Uni, Menrva (che corrisponde per i romani a Giove, Giunone e Minerva). Per la somiglianza con un pulpito, la popolazione locale, lo ha indicato con il nome di "Ara o Sasso del Predicatore”, utilizzata come altare pagano o per la pratica dell’aruspicina (interpretazione divina del volo degli uccelli) da parte delle popolazioni etrusco romane.

L'Altare della regina  (altro reperto interessante dell'epoca) un'ara pagana in forma di parallelepipedo, scolpita a finto bugnato.

Un'interessante macina intagliata nella pietra con vaschette di raccolta, che sembra servissero per la pigiatura dell'uva.

Resti dell'antica chiesa di S. Nicolao (di cui si visita l'interno, salendo non agevolmente dal lato posteriore verso le alte rocce (non trascurando le interessanti cripte sottostanti con particolari incisioni) dall'altro lato.

L'unico edificio a carattere religioso, noto per essere interamente costruito su un enorme monolite di tufo vulcanico.

Tomba a camera di epoca romana con frontone, sottostante la chiesa S. Nicolao.

Sparse per il pianoro, vicino i resti della chiesa alto-medioevale, ci sono tombe a fossa coperte da lastroni di peperino. La tipologia di queste sepolture è particolare in quanto la roccia nella quale sono ricavate è stata sagomata a forma umana.

Poco più avanti, lungo il crinale che si volge al torrente, si affacciano i vani di numerose case ipogee scavate nel peperino. Si compongono di due o tre ambienti e ricevono aria da grandi finestroni ricavati all'esterno della parete rocciosa.