Mariella Piscitelli

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Ponte di Augusto o Pontaccio: simbolo araldico di Orte (VT)📸

2020-01-26 10:01:29

Del ponte, conosciuto come “Pontaccio” o “Ponte di Augusto”, restano solo parti delle strutture di cinque dei sei piloni originari, a pianta esagonale e delle rampe che consentivano l’attraversamento del Tevere.

La struttura compare per la prima volta nelle fonti nel 1163 con l’appellativo di "Ponte Hortane", che resterà invariato sino a tutto il XVI secolo quando compaiono le varianti di "Ponte Hortine" e di "Ponte di Augusto".

I documenti della fondazione della chiesa di San Giacomo, probabilmente edificata ai piedi della rupe in una delle due estremità del ponte alla fine dell’XI secolo, fanno già riferimento alla struttura descrivendo la chiesa come una struttura in capite Pontis.

Le date delle sue distruzioni avvenute nel 1354 e in via definitiva nel 1515, come ci viene narrato da una cronaca locale cinquecentesca:

“Il giorno 13 novembre 1515, il ponte detto di Augusto cadde e fu questa caduta per li travi del ponte di Orvieto, anche esso caduto nel diluvio di quel tempo, che ostruirono gli archi e lo fecero cadere in mezzo. Ricostruitolo con un pilastro di legno, il 2 dicembre 1524 cadde di nuovo, così non fu più restaurato, da allora furono messe le barche”.

La raffigurazione del Ponte di Augusto, simbolo araldico del comune di Orte, viene insignita del prestigioso riconoscimento del triregno papale da papa Clemente VII (1523-1534), poi scomparso dallo stemma nel corso dei secoli ed oggi non più presente. A questo riconoscimento fa seguito la raffigurazione del ponte redatta dal Fontanini.