Mariella Piscitelli

Founder Starter

Massaggio Decontratturante

2021-05-05 11:10:03

Passato anche questo esame🎉😊 dopo il periodo di fermo di lockdown. Come sempre vi mostro qualche manovra 📷 e spiego le cose principali da sapere ✍

Il massaggio decontratturante è un insieme di manovre e tecniche pensate per manipolare i tessuti posti più in profondità e finalizzate al rilascio della tensione della muscolatura concentrata in una specifica parte del corpo.

È un trattamento molto diffuso tra gli atleti che, praticando frequentemente attività sportiva, sono più soggetti a contrarre disturbi di natura muscolare. Tuttavia affezioni di questo genere possono presentarsi su qualsiasi individuo, anche per cause apparentemente banali, quali un movimento brusco o inopportuno, provocando una condizione di dolore anche piuttosto acuto.
Il trattamento, che per alcuni tratti ricorda il massaggio base svedese, rispetto a questo richiede l’esercizio di una pressione più intensa, e può essere praticato solo da operatori preparati e formati su entrambe le tecniche!
TRIGGER POINT
Trigger Point, tradotto in italiano “punti grilletto”, sono porzioni circoscritte di muscolo o fascia caratterizzati da gruppi di fibre in condizione di contrattura persistente. Più semplicemente dei piccoli noduli dolenti che appaiono induriti alla palpazione.
L’attivazione di questi siti d’iperirritabilità può essere la conseguenza di svariati fattori quali: stress, infortunio o trauma, eccessiva massa muscolare, assenza di stretching o stretching errato prima dell’attività fisica. Uno o più dei suddetti fattori provocano, infatti, l’accumulo di rifiuti chimici tossici non rimossi e la liberazione di sostanze vaso attive che irritano le terminazioni nervose coinvolte provocando uno stato di dolore. In molti casi il dolore si accompagna anche asensazioni di tensione, rigidità, ridotta autonomia di movimento, faticabilità, nausea e vomito. 
Il trigger point inoltre determina anche una condizione d’iperalgesia ovvero di sensibilità agli stimoli dolorosi in aree limitrofe, sovrapponibili o anche lontane rispetto al punto grilletto.
Se stimolati dunque i punti grilletto, proiettano il dolore a distanza, in regioni specifiche del corpo secondo il punto attivo. È possibile distinguere due tipi di trigger point: attivi o latenti.
Sono attivi quei punti grilletto che sottoposti a digitopressione provocano una sensazione di dolore riferito, indicando quindi il luogo esatto in cui la disfunzione muscolare è presente.
Per latenti invece s’intendono quei trigger point che se stimolati in persone che non lamentano alcun disturbo provocano dolore o alterazione muscolare in zone specifiche e circoscritte, ma in assenza di stimolazione i sintomi dolorosi non sono percepiti.
Durante un trattamento decontratturante l’individuazione di eventuali trigger point e la loro disattivazione ed eliminazione consentirà di ridurre sensibilmente una eventuale sensazione di fastidio lamentata dal cliente.

Principali criteri per riconoscere una contrattura:
• Dolore spontaneo distrettuale
• Comparsa acuta improvvisa durante/dopo uno sforzo fisico che determina il sovraccarico dell’apparato muscolare
• Alterazione della postura
• Dolore riferito nell’area bersaglio
• Dolore localizzato in punto specifico
• Muscolatura tesa e indurita alla palpazione
• Ridotta ampiezza di movimento
• Contrazione locale rapida alla stimolazione improvvisa del punto.

ESERCIZI DI STRETCHING  
Per facilitare la ripresa a seguito di una contrattura muscolare oltre al riposo e al massaggio decontratturante è utile la pratica di esercizi di stretching.
Eseguire esercizi di allungamento, infatti, migliora la flessibilità e l’elasticità dei muscoli e aiuta non solo a eliminare la contrattura presente ma anche a prevenire eventuali traumi e lesioni future.
È possibile distinguere tre tipologie di stretching: statico, balistico e dinamico.
Nel caso del trattamento decontratturante si prende in considerazione solo lo stretching statico o passivo, attività semplice e non faticosa che può essere intervallata anche durante le varie fasi del massaggio stesso per ampliarne ulteriormente i benefici
Consiste nell’allungamento del muscolo e nel mantenimento della condizione di stiramento massimo raggiunto. È opportuno arrivare alla posizione di stiramento massimo molto lentamente e la posizione deve poter essere mantenuta senza provare dolore.