Mariella Piscitelli

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Lo Scoppio: il "borgo fantasma" immerso nella natura dell'Umbria 📸 : origine, storia e cosa vedere

2019-12-09 12:19:58

Lo Scoppio è un borgo incastonato su uno sperone di roccia,che domina il Fosso della Matassa, in provincia di Terni, a ridosso dei Monti Martani, non lontano da Acquasparta. Nell'ultimo secolo è stato progressivamente abbandonato, fino a diventare un borgo fantasma.

Origine del nome

Il suo nome deriva dal latino "Scopulus", indica la sua predominanza dall'alto dello sperone roccioso su cui poggia, che somiglia ad uno scoglio che si erge isolato dal mare.

Storia

La storia di questo borgo inizia dai Monaci Basiliani, che nel cinquecento d. C. si stabilirono nelle grotte naturali nella rupe sottostante, adattandole parzialmente allen loro necessità. Si dice che anche San Francesco di Assisi visse qui per un periodo, e la sua grotta è ancora visitabile.

Verso la metà del 1.200 d. C. arrivarono i Templari, che costruirono un castello e una chiesa romanica sulla cima della rupe. Ancora oggi sono visibili le mura del castello – che in seguito è stato trasformato in casa colonica – e la Chiesa Romanica. Anche se l’interno dell’edificio religioso è stato in seguito intonacato, in un punto dell'Abside, è visibile una Croce Templare.

Nell’ambito delle Terre Arnolfe, verso la metà del 1.300 fù costruito il Borgo fortificato, in seguito inglobato allo Stato Pontificio. Di questo periodo rimangono le mura di tutte le case, e le torri di fortificazione. Inoltre, durante i lavori di scavo sono state rinvenute diverse monete storiche.

Nel 1986 il Comune di Acquasparta approva il Piano di Recupero de Lo Scoppio, prevedendo:

-Un restauro conservativo del borgo, mantenendo i volumi e lo stile delle antiche case;

-Il restauro di due stalle esterne al borgo per farne un rifugio e punto di partenza per escursioni;

-La realizzazione di due aree per parcheggio e campeggio.

Stefano Gammaitoni, insieme alla compagna decide di restaurare l’ex castello, ricavandone tre appartamenti, e una casa in cui abitare, acquistando circa il 40% del borgo.

Cosa vedere

-Chiesa romanica di Sant'Angelo (XV secolo), con pregevoli affreschi tra cui una "Madonna con Bambino e due angeli" attribuita al pittore spoletino Piermatteo Piergili.

-Il campanile a vela risale al 1525;

-Tratti delle mura trecentesche;

-Fosso della Matassa.