Mariella Piscitelli

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Le Sfingi 📸

2019-11-29 09:21:44

ALL' ENTRATA O USCITA del Parco dei Mostri, il visitatore si ritrova di fronte a DUE SFINGI, il cui aspetto ricalca tanto i modelli classici (donna col corpo di leone) quanto quelli egizi (sono entrambe prive di ali).

Le due sfingi, accoccolate su un basamento, sono simbolicamente a guardia del parco, e accolgono il visitatore con le due iscrizioni di "benvenuto" leggibili sotto di loro.

Sotto la Sfinge di sinistra si legge:

"Chi con ciglia inarcate et labbra strette non ha per questo loco manco ammira le famose del mondo Molisette"

Sotto la Sfinge di destra si legge:

"Tu ch(e) entri qua p(c)on mente parte a parte et dimmi poi se tante maraviglie si en fatte per incanto pur arte"

Queste due sfingi sono state poste solo attualmente all' ingresso del Parco essendo in precedenza in altro non identificato luogo.


Sono importanti le iscrizioni ben conservate, che rendono l'idea del significato che Vicino Orsini voleva rendere al visitatore del Parco di Bomarzo


Il senso della PRIMA SCRITTA è che le installazioni del Sacro Bosco reggono il confronto con le sette meraviglie del mondo ("le famose del mondo moli sette"). Chi non prova stupore di fronte ai colossi di Bomarzo non sarà in grado di apprezzare neanche quelle celebri costruzioni. 


La SECONDA SCRITTA, più enigmatica e pertinente ad una sfinge, propone al visitatore una domanda, ovvero se tali opere furono realizzate per inganno o per arte. Domanda difficile, perchè i termini inganno e arte possono assumere anche significati simili.