Maria Saporiti

Odori del tempo

2020-12-28 15:35:30

La memoria volontaria ed involontaria: “La ricerca del tempo perduto di Marcel Proust“.

Ho sentito l'odore della mia vita passata, un calore che mi riempiva l'anima con estrema dolcezza e candore. Li ho visti con la mia luce del sonno, mi sorridevano!

L'odore della casa dei miei nonni, di caffè e di fresco bucato, molto
accogliente e familiare. 
La scala del terrazzo, mia madre li, bellissima che mi prendeva in braccio per portarmi giù. La nonna indaffarata a servire il caffè e, mio nonno di spalle che indossava un pigiama a righe bianco e blu; era molto alto e vedevo solo le sue pantofole marroni e le caviglie magre ossute come le mie. 
Mia sorella ed io piccoline correvamo per casa, ed i grandi ci sorridevano. Era una domenica mattina di primavera.
La casa era  piena di aria e luce, i raggi del sole penetravano le stanze e le tende bianche svolazzavano. Il soggiorno aveva un balcone che affacciava su un grande giardino condominiale; io, tra le sbarre tubolari della ringhiera, vedevo i gatti che salivano sugli alberi alti e secolari dai fusti possenti, e intravedevo  i cespugli di gardenie variopinte. Ricordo l'odore del giardino, quello dei gatti! Ho nostalgia di quegli odori, del cibo della domenica, del ragù, dei dolci fatti in casa. ... mio padre, quando si radeva ,e , del suo dopobarba, la radio, che ascoltava mentre era in bagno, ed il susseguirsi dei suoi commenti.
Lavita quotidiana scorreva serena come se fosse eterna e nulla avrebbe turbato i nostri animi.