Prima di pensare di potere aiutare gli altri, indistintamente, indiscriminatamente, sarebbe bene, innanzitutto, aiutare le persone (quelle che chiedono aiuto) ad osservare in se stesse la seguente tendenza: con una parte della loro mente esse chiedono aiuto; con un altra parte della loro mente esse sono indifferenti alla possibilità di ricevere aiuto; mentre con un altra parte ancora, esse combattono contro chiunque offra loro dell’aiuto.L’aiuto efficace, non automatismo o ossessione ad aiutare gli altri, andrebbe dosato e dispensato secondo tempo, luogo, persona, contesto e variabili, per quanto uno sia ricettivo ed effettivamente capace di accettare e di assorbire l'aiuto offerto.Come prima cosa, ognuno, dovrebbe confrontarsi con il proprio stato di confusione.