Maria Grazia Mauri

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Non tutto è fatto per tutti.

2019-10-19 08:28:41

Si impara con il tempo, non tutto è per tutti. By Maria Grazia Mauri

Quante volte lo abbiamo sentito, detto e ripetuto: "Non gettare le perle ai porci‘ (margaritas ante porcos, locuzione latina ).

Questa frase è usata  nei casi in cui  si danno cose preziose a chi è incapace di valutarle, offrire valori, consigli, parole, ed anche insegnamenti a chi non è in grado di apprezzarli, di comprenderli e di praticarli. 

Insomma, a quelli che scivolano sulle perle ricevute o incrociate sul proprio cammino.

E' una espressione antica che riprende il passo del Vangelo (Matteo VII, 6): 

‘Non gettate le cose sante ai cani e le perle ai porci, perché non le mettano sotto i piedi e vi si volgano contro per sbranarvi’. 

Non tutto è fatto per tutti, lo stesso vale per gli insegnamenti.

A volte serve del tempo per comprenderli, per metterli in pratica, occorre interiorizzarli  e sperimentarli.

Essere presenti, riconoscere il valore delle situazioni, delle persone, e di quello che doniamo  con il cuore agli altri o riceviamo in abbondanza dagli altri, non è da tutti. 


Chi dona perle ai porci forse sa  di violare un ordine universale perché chi non è pronto nel comprendere ciò che riceve, non lo userà né per migliorarsi e tanto meno per aiutare gli altri a stare meglio, lo stesso vale per gli insegnamenti gratuiti: bisogna essere altamente evoluti per comprenderli, non tutti sono in grado di dare un valore a ciò che ricevono con generosità, perché associano il gratis al senza valore, in sostanza ritengono che pagare qualcosa serve per ricevere di più.


Tuttavia condividere la propria positività, la propria vitalità, le esperienze, le pratiche,  le tecniche, la saggezza, il sapere, la felicità o l' amore (ecc.ecc.), può essere importante.


Quando abbiamo delle perle da condividere  possiamo anche permetterci di gettarle senza  preoccuparci che vadano ai porci o ai santi, siamo ormai consapevoli che le persone raccoglieranno quello che possono in quel momento e solo se lo vogliono davvero, altrimenti non daranno nessuna importanza a ciò che troveranno sotto le proprie zampe.


Se diamo continuamente le "perle ai porci", forse, anche i porci si accorgeranno che di perle nel mondo ce ne sono in abbondanza, e nel momento in cui non daremo più le  nostre "perle ai porci", nella mancanza , probabilmente anche i porci si accorgeranno di quello che avranno perduto e finalmente cercheranno di coltivare la Luce dentro di loro.

Si, perché nella vita arriva anche il momento in cui si decide di non dare più con generosità ciò che non viene compreso e valorizzato.

Del resto siamo umani, I cani possono essere particolarmente aggressivi, mentre i porci possono sporcare tutto ciò con cui vengono a contatto, e noi,  alla fine,  ci stanchiamo di avere attorno certa gente ingrata. 


Concludo con le parole di Salvatore Brizzi:


"State accorti nel parlare intorno a voi del lavoro spirituale che state svolgendo. Divulgare a tutti determinate conoscenze è come versare da bere a qualcuno che non ha un recipiente in mano: l’acqua si spande a terra e crea solo fango. Ma allora perché proprio io lo faccio, utilizzando peraltro il mezzo più popolare e massificato di questo periodo storico (Facebook)?
Perché è anche scritto: «Non li temete dunque, poiché non v'è nulla di nascosto che non debba essere svelato, e di segreto che non debba essere manifestato. Quello che vi dico nelle tenebre ditelo nella luce, e quello che ascoltate all'orecchio predicatelo sui tetti». Mt 10,26

È un’epoca di emergenza, in cui vale la pena essere fraintesi da mille persone, se anche solo una di loro comprende il vero senso di ciò che viene detto. Ma chi lo fa deve essere pronto a pagare il prezzo dell’esposizione a cani e porci."