Maria Grazia Mauri

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Gli "analfabeti" invidiosi che si occupano principalmente di sfogliare il libro della nostra vita.

2019-08-25 07:28:28

Gli invidiosi sono coloro che hanno meno fiducia in se stessi.

Falsi amici, ingrati, pugnalate alle spalle, mancanza di sincerità, cattiveria verso la generosità altrui  e verso chi  apre delle porte, non sono novità comportamentali, purtroppo. Nel svalutare qualcuno, spesso alla base c'è una brutta invidia e persone "piccole dentro".


L'etimologia della parola INVIDIA esprime  già tutto: dal latino invidia, derivato di invidere, composto da in negativo e videre guardare. 

Guardare male.

In sostanza, l'invidia, è un senso di astio e di rancore che si prova rispetto a qualità, proprietà e fortune godute da un'altra persona, ed è quel sentimento che alcuni provano nei confronti di altre persone quando qualcuno che considerano del loro stesso valore li sorpassa ed ottiene l’ammirazione altrui. 


L'invidioso si convince così del non valore dell'invidiato, di chi brilla più di loro, o di chi ha abilità e talenti che lui non possiede, pensa che il successo dell'altro non sia meritato e fa di tutto per trascinarlo al suo misero livello, svalutandolo e criticandolo alle spalle, con evidente mancanza di coraggio nell'affrontare direttamente le situazioni e le persone, alimentando il pettegolezzo, anziché esporsi con il diretto interessato.


Nel caso in cui la società continua ad innalzare l'invidiato...apriti cielo: si rode di collera e nello stesso tempo l'invidioso ha qualche dubbio perché non è sicuro di essere nel giusto, per esempio nei casi in cui ha ricevuto molto dalla persona invidiata.


Essere additate come persone invidiose non piace affatto ai soggetti in questione, ma è evidente che gli invidiosi non emanano una bella luce, sono cupi, a volte pure insignificanti, critici verso gli altri oltre ogni misura,  dando così l'idea di essere dei cani chiusi nei recinti che abbaiano a quelli liberi di scorrazzare.


L’invidioso è anche molto osservatore e calcolatore, dedica molto del proprio tempo a questa attività, sfoglia il libro della vita degli invidiati minuziosamente, conta i colpi di fortuna degli altri anziché i propri, ma rimane analfabeta dentro, non sa "leggere" l'altro profondamente e non comprende ciò che è necessario.


L’invidia è  uno dei sette peccati capitali, è un moto dell'anima velenoso,  e si  nutre di odio, rabbia, fastidio, gelosia, verso le persone che possiedono  qualità che gli invidiosi vorrebbero avere, ma visto sotto un altro aspetto è anche un tentativo maldestro di recuperare la fiducia e la stima in sé stessi che non hanno affatto, impedendo la caduta del proprio valore attraverso la svalutazione dell’altro.


Le persone invidiose:


* cercano di sminuire il lavoro e il successo degli altri e di quelli che hanno lavorato con passione e costanza per meritarselo;


* sono competitivi e sfidano gli altri, per questo occorre rimanere fuori dai loro match;


* Gioiscono dei fallimenti altrui e sono felici quando gli altri falliscono in qualcosa;


* Alimentano i pettegolezzi, sono abili registi in questo, spesso se li inventano pur di danneggiare volutamente qualcuno con l’intento di metterli in cattiva luce davanti agli altri;


* Amano vantarsi dei propri successi più del dovuto;


* Sono falsi e non sinceri;


* Sono abili pugnalatori alle spalle, non sono diretti e non affrontano le situazioni con le persone da loro invidiate;


* Sono critici ed abili nel distruggere l'immagine di qualcuno che possiede talenti che loro non hanno;


L'elenco è molto lungo,  ma l'invidia è presente quando un altro ha qualcosa che noi vorremmo, e non so fino a che punto sia corretto dire "provo una sana invidia", piuttosto sarebbe meglio dire "ti ammiro per il tuo talento".

Anche oggetti, posizione sociale, o qualità come la bellezza o il successo in amore possono essere motivi di invidia degli altri. 

E' quella  “stretta” che prova l'invidioso quando  percepisce che un altro lo ha superato, è uno stato di "malessere" e inadeguatezza, con malevolenza verso la persona invidiata ed è l'emozione negativa più rifiutata perché racchiude due elementi fastidiosi da ammettere per tutti: 

l’ammissione di essere inferiore e il tentativo di danneggiare l’altro.


Da Cuore a Cuore, con Amore, quello che vince sempre.


Maria Grazia Mauri 













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