Maria Grazia Di Martino

Founder Junior

Riposa sul fondo del mare il relitto dell’Andrea Doria

2020-07-25 14:45:53

26 luglio 1956 – la grande nave Andrea Doria, prestigioso transatlantico orgoglio e vanto della storia navale italiana, si inabissa al largo delle coste statunitensi del Massachusetts a seguito della collisione con un mercantile svedese.

La regina del mare

La splendida nave era stata varata a Genova nel 1951 ed era considerata una delle navi tecnologicamente più sicure per l’epoca. La sua eleganza  nella forma e il lusso degli arredi e dei suoi decori la rendevano la nave più apprezzata e preferita dai passeggeri in ambito internazionale. Caratteristico era il suo unico fumaiolo, dipinto nei colori della bandiera italiana, verde, bianco e rosso.

La terribile fine

La sera del 25 luglio 1956 la nave, con a bordo 1134 passeggeri e 572 membri dell’equipaggio, incappa in un tratto di mare coperto da nebbia impenetrabile quando è ormai giunta in prossimità delle coste statunitensi, dove si sarebbe concluso il suo viaggio Genova-New York. Contemporaneamente anche il mercantile svedese Stockholm sta impegnando lo stesso tratto di mare, viaggiando in rotta di collisione verso il transatlantico italiano. Quando gli ufficiali delle due navi riescono a vedersi reciprocamente è ormai troppo tardi per effettuare qualsiasi manovra di correzione. La prua del mercantile svedese entra con un’angolazione di 90° nel fianco destro dell’Andrea Doria squarciandolo in profondità e per quasi tutta la sua lunghezza. La ferita prodotta è fatale, il destino della nave è segnato: inevitabilmente si inclina sul fianco e inizia lentamente ad affondare. Solo la grande esperienza del comandante Piero Calamai, unitamente alla professionalità e alla competenza dei membri dell’equipaggio, hanno permesso l’evacuazione di quasi tutti i passeggeri per mezzo delle lance di bordo e il loro salvataggio sulle navi prontamente giunte in zona in risposta alle richieste di soccorso. L’agonia della nave dura per tutta la notte e affonda alle 10 della mattina del 26 luglio. Nel disastro perdono la vita 46 passeggeri dell’Andrea Doria e 5 della Stockholm. Il comandante dell’Andrea Doria Piero Calamai, ultimo rimasto a bordo e non intenzionato ad abbandonare la sua nave, viene salvato a forza dall’intervento dei suoi ufficiali.