Maria Grazia Di Martino

Founder Junior

8 marzo, una data per ricordare e per riflettere

2021-03-08 16:16:46


Questa ricorrenza è nata per ricordare le lotte sociali e politiche che le donne hanno dovuto affrontare affinché la loro voce venisse ascoltata.

La nascita della Giornata Internazionale della Donna è da collegarsi strettamente al clima politico di inizio '900, quando in tutto il mondo la popolazione femminile cominciò ad organizzarsi per reclamare maggiori diritti, tra cui, soprattutto, il diritto al voto.
Nel 1909 fu il Partito Socialista americano a lanciare l'idea di una giornata da dedicarsi all'importanza delle donne all'interno della società, e in effetti la giornata venne organizzata e celebrata il 23 febbraio di quello stesso anno. La proposta poi travalicò i confini nazionali e venne ripresa dall'attivista tedesca Clara Zetkin nel 1910 durante la seconda Conferenza Internazionale delle Donne Socialiste che si tenne a Copenaghen, in Danimarca. Da quel giorno ogni Paese cominciò a scegliere sul calendario una data da dedicare alla figura femminile.
Fu solo nel 1921 che si pensò ad un'unica data internazionale e probabilmente la scelta cadde sull'8 marzo per ricordare il fondamentale apporto delle donne alla protesta del 1917 durante la Rivoluzione in Russia, nel corso della Prima Guerra Mondiale. Infatti nella giornata dell'8 marzo 1917, a San Pietroburgo, oltre a tutti gli uomini in rivolta anche molte operaie russe scesero in strada a protestare contro lo zar, dando vita ad una grande manifestazione che rivendicava la fine della guerra
In Italia la giornata della donna si tenne per la prima volta l’8 marzo 1945, nei territori già liberi, mentre l’anno successivo, l’8 marzo 1946, terminata la guerra, fu celebrata in tutta Italia. La mimosa, che dopo il freddo e il buio dell’inverno fiorisce proprio in questo periodo regalandoci la sua luce e il suo splendore, è diventata il simbolo di questa festa.  
Essere donna è così affascinante. E’ un’avventura che richiede un tale coraggio, una sfida che non annoia mai. (Oriana Fallaci)