Maria Di Biase

Ricordi di viaggio: Santorini

2019-04-22 17:22:53

Come da tradizione la Pasqua è stata triste e uggiosa, la pasquetta anche peggio (piove)...e allora, come accade spesso, la mia mente va ai ricordi di splendidi viaggi...in questo caso alla splendida Santorini, isola intensa, mai banale, diversa da tutte le altre - pur meravigliose - isole greche...

Santorini = Eudamonia

Eudaimonia, lo stato d’animo che mi ha accompagnato per tutto il mio soggiorno a Santorini e che i greci conoscono bene: li ho trovati sempre sorridenti e cordiali. Sarà perché vivono in luoghi da sogno? Santorini è l’isola che ti lascia tutto il tempo a bocca aperta e dove i sogni trovano finestre da cui entrare. L'incanto della terra multicolore - rossa, gialla, nera - del vulcano che si fonde con il turchese del mare è pari a quello delle case appiccicate sulle rocce, una sopra l’altra, abbracciate, bianche di giorno e dorate di sera.

Un luogo dove ogni piccolo particolare sembra pensato. Campane di ottone posizionate come un team di equilibristi. Finestre che si affacciano sul mare creando un acquerello perfettamente orizzontale. E non parliamo poi di loro, le porte. Porte di tutti i colori, porte alte, imponenti, massicce, che non portano dentro le case, ma vanno dirette al cielo. Fira è incredibile. Un sogno. Case bianche tutte affacciate sulla caldera, il vulcano sommerso. Porte blu, cupole delle chiese blu, cielo blu e mare blu. Qua e la irrompe il viola e rosa dei fiori di boungaville. Nemmeno un pittore potrebbe pensare a colori così distinti, nitidi e perfettamente combinati. Al sud si trova Red Beach, famosa per le rocce color rosso che in alcuni momenti della giornata trasformano la sabbia in una distesa di ciliege. Il tramonto nella caldera, le cupole blu che fanno a gara con il mare e il cielo, i portoni colorati che lasciano posto ai sogni.

Santorini non è una isola qualsiasi. E’ un luogo dove l’armonia delle forme, le nuvole gonfie e liscie dello stesso colore dei muri e le piccole campane d’ottone creano una magia a cui è impossibile resistere. 

Non sarà un caso se i Fenici la chiamavano Kallisti, la più bella.