Maria Di Biase
Il buono dell'autunno
2020-11-13 09:19:01
Fra gli aspetti positivi, direi buoni, dell'autunno c'è senz'altro la frutta secca. Con il termine frutta secca s’intende una serie di semi (come nocciole, noci, mandorle…) che hanno proprietà nutrizionali molto interessanti. Innanzitutto, sono una buona fonte di vitamine, in particolare...
Con il termine frutta secca s’intende una serie di semi (come nocciole, noci, mandorle…) che hanno proprietà nutrizionali molto interessanti. Innanzitutto, sono una buona fonte di vitamine, in particolare vitamina E, inoltre, contengono sali minerali come potassio, magnesio e anche zinco. La frutta secca ha anche un elevato contenuto di fibra e proteine. Tra i benefici di questi frutti, si ricorda soprattutto il contenuto in lipidi, in particolare acidi grassi polinsaturi di tipo omega tre.
Per tutti questi motivi, può essere consigliato un consumo giornaliero di frutta secca. Chi deve tenere sotto controllo il proprio peso non dovrebbe superare una porzione media di tre noci al giorno, perché questi frutti hanno un valore calorico importante.
Altri tipi di frutta secca sono rappresentati dalla frutta disidratata, come prugne, albicocche, fichi e altri frutti essiccati. Questi frutti, perdendo il loro contenuto in acqua tramite le tecniche di disidratazione, aumentano la loro concentrazione di sali minerali e sono quindi utili per reintegrarne le perdite. Al tempo stesso, a parità di peso, hanno un valore calorico molto più alto della frutta fresca. Infatti, un’albicocca o un fico disidratato, rispetto ad un’ albicocca o a un fico fresco, pesano molto meno perché hanno perso l’acqua, ma hanno lo stesso valore calorico e lo stesso contenuto in zuccheri semplici.
Qual è il momento migliore della giornata per consumare una porzione di frutta secca? Chi la gradisce, può sgranocchiarla anche come dessert a fine pasto o agli spuntini, ma esistono molte altre occasioni per associarla ad altri alimenti, rendendoli più gustosi. Ad esempio, può essere aggiunta, insieme ai cereali croccanti, al latte o allo yogurt durante la colazione: molte preparazioni industriali di cereali e muesli contengono frutta secca e disidratata. Oppure, possono essere aggiunte ad insalate fantasiose (ad esempio, lattuga, noci e melograno) o alla macedonia. Naturalmente, possono essere utilizzate per la preparazione di molti dessert, a base di mousse o gelato, ma anche nell’impasto di molti prodotti da forno (ad esempio, torta di noci, cioccolato con nocciole, biscotti con le mandorle…).
Le castagne meritano un discorso a parte, infatti sono ricche di amidi. Dal punto di vista nutrizionale, così come le patate non possono essere utilizzate come verdura, le castagne non equivalgono alla frutta o alla frutta secca. Il consumo di castagne, bollite o arrostite, può sostituire uno spuntino a base di carboidrati (50 g di castagne secche sgusciate hanno più o meno le stesse calorie di 20 g di crackers o grissini). Allo stesso modo, la farina di castagne può essere utilizzata come alternativa per la preparazione di prodotti da forno.