Marco Sioni

Top Founder Executive

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Ritrovarsi dopo 25 anni.....

2019-05-25 05:43:18

....e qualche kg in piĆ¹

Ricordo ancora quella mattina del 17 marzo 1994, sul treno per Alessandria, dove stavamo partendo alla volta della scuola di polizia per partecipare alle selezioni per allievi agenti ausiliari, quelli che entrano in polizia per l'anno di leva militare per intenderci, due ragazzini appena ventenni un po' timorosi per la nuova esperienza di "naja" in cui ci saremmo allontanati per un anno dalle nostre famiglie e dai nostri affetti. Il viaggio in treno cominciò con questi due pargoli, cresciuti solo nel fisico, che cominciarono a guardarsi a vicenda: anche quell'altro ha un borsone con sé...."hei mica vai pure tu alla scuola di polizia...si? Piacere Marco....che Dio ce la mandi buona, se non passiamo le selezioni finiamo a fare la naja in qualche caserma militare punitiva"....eh sì perché all'epoca se tentavi la via del servizio militare nelle forze dell'ordine ma fallivi le selezioni, finivi in qualche reggimento dove iniziavi il tuo anno all'insegna del "ah volevi sfangarla facendo il poliziotto eh?! Adesso sta naja te la facciamo uscire dal culo per traverso".

Poi i 5 giorni di selezione alla scuola Allievi agenti, dove ogni giorno un quarto dei partecipanti veniva scartato e trovava un Pullman verde dell'esercito ad aspettarli, con dei caporali urlanti "adesso siete dell'esercito italiano!! Sono cazzi vostri!".

Ogni giorno era "ué Massimo anche oggi è passata!! Chissà domani". Poi alla fine passammo, tra le urla di giubilo, e da lì 4 mesi di corso: alzabandiera, marce, poligono, lezioni di diritto penale, tecniche operative, poi alla fine dei 4 mesi ognuno ai reparti assegnati. Dopo due anni di nuovo alla scuola, questa volta a Peschiera del Garda, altri 4 mesi dove ci ritrovammo "ué Massimo!! Sei ancora qui?!", Poi assegnati entrambi alla questura di Milano, le prime esperienze alle volanti, insieme, i lunghi turni passati a darsi manforte a vicenda, a guardarsi le spalle, a ridere della strana umanità che vedevamo dai finestrini di quella alfa 33, il primo inseguimento insieme: un'auto rubata per le vie intorno a Famagosta. Il primo omicidio: un anziano che a seguito di un litigio con la moglie decide di spararle mentre dorme e poi chiama il 113, un allarme bomba a palazzo Marino, una vetrina sfondata con un SUV alla pellicceria Annabella.... esperienze di polizia che, se fatte insieme, creano una sorta di gemellaggio tra due individui. Dopo qualche tempo io cambio reparto: polizia ferroviaria alla stazione centrale di Milano, ci perdiamo di vista, ognuno prende la sua strada, mette su famiglia, cambia reparto e tipo di servizio, io cambio addirittura città, e nel maggio di 25 anni dopo, in occasione di un servizio per il comizio di un politico a Verbania....."quello mi sembra di conoscerlo..." "Minchia sei ingrassato!!"...."tu hai i capelli bianchi.." e così tra le risate e la muta curiosità, mista a rispetto delle "matricole" intorno a noi, ci ritroviamo a parlare dei corsi, degli alzabandiera, delle volanti e di come la vita a volte ti fa incontrare persone speciali che, anche se non frequenti tutti i giorni, è come se ti fossero rimaste accanto sempre.

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