Il fallimento
Sono sempre stato affascinato dal fallimento perché reputo in esso una delle più grandi opportunità della vita, la possibilità di risalire la cima.
Ho sempre visto il fallimento come una sconfitta cosi grave che solo la morte potesse metter fine alla mia sofferenza, e quanto mi sbagliavo, tutto quello che pensavo del fallimento l'ho totalmente ribaltato.
Perché pensavo queste cose del fallimento?
Beh semplice, per colpa di una comunicazione indotta che ci fanno fin da quando siamo piccolini, e che comunque sia giorno dopo giorno con moltissimi strumenti tendono a farci.
Si parte dalla scuola per poi arrivare ai tg e a tutti quei meccanismi che abitualmente ci infilano in testa una serie di contenuti depotenzianti e demotivanti, in quanto si sa che le menti pensanti in questo sistema danno fastidio.
Quello che personalmente provo e sento in me è il cambio di visione che c'è stato, parlo personalmente perché capisco che non tutti condivano questo pensiero, siamo e saremo in un mondo dove quello che pensiamo e a cui crediamo è creato dalla mente di chi vuole quel pensiero.
Spesso, molto spesso, chi fa network viene visto in maniera diversa e anche in maniera molto negativa, tutto questo perché abbiamo una visione e una convinzione che il sistema è marcio e funziona male.
Per fortuna ho conosciuto questo fantastico mondo e posso dire che da quando ho cominciato questo cammino, in me sono cambiate moltissime cose, come ad esempio il pensiero e il valore del fallimento, mentre prima lo vedevo un qualcosa di male, come un qualcosa che assolutamente non doveva verificarsi, adesso invece vedo il fallimento come una reale opportunità, come una reale soluzione a non ripetere quell'errore o quel fallimento.
La paura del fallimento, che ci blocca e spesso diventa la causa dei nostri insuccessi, nasce dalla scarse esperienze che facciamo con essa nella nostra vita. La verità, e l’ho vissuto sulla mia pelle, è che siamo poco preparati ad affrontare le sconfitte e, per questo motivo, temiamo tutte quelle esperienze che ci avvicinano a un possibile fallimento.
La differenza, come sempre, la fa la nostra capacità di vedere questi “eventi negativi” non come delle catastrofi totali, ma di saperli osservare e gestire come degli episodi a sé stanti che possono insegnarci molto su di noi e sulla nostra resilienza.
Fallire dal mio punto di vista è negarsi la possibilità di sbagliare, di cadere di trovarsi invasi dalla vergogna e sapersi rialzare.
E’ facile sentirsi forti quando le cose vanno come vogliamo, quando la nostra energia è alta e raggiungiamo i nostri obiettivi, mentre è più difficile restare fiduciosi quando la vita è difficile e siamo scoraggiati.
Accogliete il fallimento e accoglierete in voi la possibilità di diventare persone straordinarie.
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Se Piamo Tutto🚀
T.P Master Practitioner Marco Sciamanna