La scommessa - Settimo episodio: Darklight

LA SCOMMESSA – SETTIMO EPISODIO: DARKLIGHT

Così, veloce come il pensiero, Edoardo si avvicinò al tavolo del buffet, mangiò in fretta qualcosa, si fece preparare dal cameriere un cocktail a base di whisky ed infine, bicchiere in mano, sguardo duro ed impenetrabile, si avvio nella direzione di Darklight. All'improvviso si fermò e pensò argutamente: "Ma quelle due in compagnia di Darklight sono le stesse che avevo notato prima di entrare…Vuoi vedere che era lui l'uomo al volante dell'Alfa Eagle? Sicchè la prorompente bionda - Clara, se non sbaglio - sarebbe la sua donna. Beh, ottima scelta Massimo. Si ma la mora - Sara, mi sembra - dall'aria sbarazzina e intrigante, con quella minigonna attillatissima, è più sexy: ha due tette di quelle… La voglio sedurre e devo riuscirci a tutti i costi, non sopporterò l'idea di un altro insuccesso dopo quello con Sabrina".

Riprese a camminare verso Darklight. Giunto di fronte a questi, lo scrutò impassibile e disse: "Non mi riconosci? O forse non mi vuoi salutare perché ormai sei diventato ricco e famoso?" "Ma…Veramente mi sembra di vederti adesso per la prima volta" rispose esitante Darklight. Edoardo sorseggiò lentamente il proprio cocktail e poi, come se non  avesse sentito, continuò con irriverenza: "Ah si? Potrei farti tornare la memoria parlando di molte cose, ma ti metterei nei guai con la tua ragazza. Allora mi limiterò a questo: immaginami con i capelli lunghi - o con il codino - e con la maglietta nera, mezze maniche, sulla quale è scritto "Security Vigilantes", magari nella discoteca Atomic Heart di Roma". Darklight strabuzzò gli occhi ed esclamò: "Edoardo! Il buttafuori più figlio di puttana dell'Atomic! Come stai, vecchia roccia?" "Non c'è male, grazie - replicò questi - E tu, Massimo, che mi dici?" "Eh, anzitutto ti chiedo scusa per non averti riconosciuto subito - rispose - Ma come sei cambiato! E non lo dico soltanto per i pantaloni a zampa di elefante che indossi ed i capelli rasati, ma anche per il fatto che ti trovo dimagrito. O sbaglio?" "Non sbagli - annui Edoardo - Tre anni fa avevo più massa muscolare. Adesso pratico il body building in maniera meno assidua, dedicando al Karate (sono cintura marrone) la maggior parte del tempo che impiego in palestra: il tutto a vantaggio della scioltezza muscolare. Non mi aspettavo di incontrarti qui, Massimo: Roberto mi ha invece detto che conosci Livia. Come mai?" "E' un'amica della mia ragazza - disse Massimo- A proposito, lei é…" "Clara" intervenne con sorprendente tempismo Edoardo "E lei invece si chiama Sara - continuò poi indicando l'altra ragazza e lasciandoli tutti e tre allibiti - Ho indovinato, vero? Ma non fate quei visi così attoniti, siete talmente buffi…Piacere di conoscervi, incantevoli fanciulle" concluse prendendo le mani delle ragazze e baciandole.

Massimo con tono flebile e catalettico, disse:" E' uno scherzo, vero? Ti sei messo d'accordo con Livia, la quale ti ha svelato il nome della mia ragazza e della sua amica" "Assolutamente no - assicurò Edoardo - In realtà, questa sera, non ho ancora avuto il modo, né il piacere, di vedere Livia. Roberto ed i suoi amici possono testimoniare che sono appena arrivato e che, finora, sono stato con loro." "Ma allora come sapevi i nostri nomi?" domandarono insieme Clara e Sara. Edoardo, come se non le avesse udite, terminò di bere il cocktail, indietreggiò di qualche passo fino ad un tavolo, vi poggiò il bicchiere e alla  fine, con atteggiamento sornione, rispose: "E' un segreto. Oppure, se preferite, posso dire che ho uno speciale intuito per i nomi femminili" "D'accordo, lasciamo perdere - intervenne Massimo - Raccontami, piuttosto, come va la vita. Di cosa ti occupi? Fai ancora il buttafuori?". Adombrandosi leggermente, Edoardo rispose: "Mi sto laureando in Economia e Commercio. Non faccio più il buttafuori. Quanto al resto, esercito varie attività ma adesso non mi va di parlarne". 

Ma l’intenzione di Edoardo fu subito vanificata da dall’arrivo di Livia che...(CONTINUA)