Marco Alemanno

Top Founder Senior

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La spalla nello sport

2019-06-12 16:20:00

Visione ortopedica e visione osteopatica

La spalla rappresenta l’articolazione più mobile del nostro corpo ed è implicata in una moltitudine di gesti. Sono svariati gli sport che richiedono un gesto tecnico eseguito da questa complessa struttura, ed è frequente portarla ad infiammarsi. 

Si mette sotto stress la spalla in diverse attività fisiche, dal body building, al nuoto, alla pallavolo, tra gli sport più noti. Gran parte dei dolori sono dovuti al classico “overuse”, ossia il sovraccarico funzionale dell’articolazione, e più in particolare alla continua ripetizione del gesto atletico. Ripetere un determinato movimento dieci volte non sollecita eccessivamente, ma ripeterlo centinaia di volte come si fa in uno sport preciso, quello può portare a stress della componente tendinea ed articolare.

Si dividono le patologie della spalla in due principali categorie:

  • Sindromi da instabilità
  • Sindromi da conflitto

Le sindromi da instabilità riguardano soprattutto la componente legamentosa, in quanto maggiormente lassa, e da questo capiamo che la spalla non è stabilizzata nella cavità glenoidea (superficie della scapola che si articola con l’omero). Questo porta facilmente a rischio lussazioni, con tutto il dolore che ne consegue, in quanto si mette in stiramento tutta la capsula, fortemente innervata. Spesso la lassità ha una base congenita.

Le sindromi da conflitto rispecchiano maggiormente il sovraccarico funzionale e riguardano l’attrito tra alcuni tendini della cuffia dei rotatori e le superfici articolari che rappresentano il tetto (acromion e coracoide della scapola); ci può essere un conflitto tendine-osso (es. sovraspinoso e acromion) o tendine-tendine (es. sovraspinoso e capo lungo del bicipite). L’eccessiva usura può portare i tendini anche alla rottura.

Ci fermiamo qui con la parte ortopedica, anche perché non tutti i problemi di spalla derivano da un fattore meccanico da sovraccarico. La cosa essenziale è escludere, tramite degli accurati test ortopedici, la possibile presenza di sindrome da instabilità o da conflitto. Utile in questo caso è anche un accertamento diagnostico tramite ecografia, o nei casi più complessi di una risonanza magnetica.

Ci addentriamo ora in una indagine di tipo osteopatico per quanto riguarda le possibili cause che portano a soffrire con la spalla. 

Si può riscontrare un semplice elemento meccanico, come può essere un leggero mal posizionamento della testa dell’omero, ma più globalmente si va ad indagare tutto il complesso scapolo-omerale, che comprende, oltre a queste due ossa, anche sterno, clavicola e le prime costole. 

In alcuni casi si ha una forte influenza data dalla mandibola e dai muscoli che da essa hanno connessione anatomica con la spalla. In altri casi è la “cervicale” a dare problemi, in quanto da essa originano i nervi dell’arto superiore. Non sono da sottovalutare neanche le influenze viscerali, in quanto queste spesso danno un dolore irradiato verso il braccio (basti pensare al dolore del braccio sinistro quando si ha un infarto). La spiegazione risale al sistema fasciale, quel tessuto che ricopre ogni zona del nostro corpo e la mette in comunicazione. Si possono avere così sofferenze alle spalle a causa di disfunzioni della zona toracica e addominale. I principali elementi da valutare sono il diaframma, la fascia del pericardio, lo stomaco e il fegato.

Abbiamo così un quadro completo di questa complessa articolazione e di quante influenze possa avere a disturbarne la corretta mobilità. È sempre bene avere una visione più ampia per capirne i meccanismi che stanno alla base della sua sofferenza. Per questo il primo passo è sempre una buona anamnesi fatta dal medico o dal terapeuta, che ci possa indirizzare sulle probabili concause, seguite da un’attenta valutazione, al fine di avere la chiave del problema e trovare così la soluzione più idonea.

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