Marcello Mario Pompeo Amoroso

Rischio, come prevederlo (o no)?

2020-09-24 23:54:15

Appassionato della cultura del rischio, in tutte le sue forme, non conseguito alcun titolo in merito (per ora) vorrebbe condividere alcune sue riflessioni sull' argomento con tutti ed essere utile, se possibile a far accettare la cultura del rischio come possibilità sempre presente nella vita.

Rischio, pericolo, ed altre bagatelle. una pseudo introduzione.

Mi è sempre piaciuto calcolare il rischio che qualcosa accada o meno, risultando a qualcuno una specie di menagramo ma la mia passione non si è fermata è sono in procinto di prendere un titolo (all'estero) sull' argomento.

Ma adesso, seguitemi, se vi va', in queste passeggiate nel mondo come è sempre stato, secondo il mio punto di vista.

Definizione (tutta mia).

Il rischio è un fatto od un evento che probabilisticamente era o non era prevedibile (allo stato delle conoscenze) e che crea un danno o un effetto non tenuto in considerazione, precedentemente all' evento i cui effetti, in alcuni casi, potrebbero addirittura portare ad un' utilità maggiore di quella prevista se l'evento non fosse accaduto. (Uff...mi fermo era solo per introdurre l'argomento).


Società del rischio e società del pericolo.

Sicuramente non viviamo in una società del pericolo. Non dobbiamo per forza incontrare leoni o pterodattili (e non siamo in guerra).

Viviamo in una società del rischio.

Rischiamo che la ragazza (o il ragazzo) ci lasci.

Rischiamo di perdere il posto di lavoro.

Le cose possibili sono infinite, le cose probabili molto meno (CIt. Giulio Cesare Giacobbe).

Ed il rischio si cerca di calcolarlo con la probabilità che accada.

E' qualche volta ce lo andiamo a cercare da soli.

Lo so' un inizio pesante, ma necessario. Nelle prossime mie forse troverete spunti che saranno molto "interessanti" se faremo "finta che" ve lo assicuro.

Un abbraccio.

Marcello