Marcella Leucci

IL PENTACOLO Il Pentacolo è un simbolo, ossia una stella a cinque punte iscritta in un cerchio. Come rappresentazione e strumento, il “Nodo delle Streghe” può essere fatto di pietra, legno, vetro, metallo. Il pentacolo era ampiamente utilizzato come simbolo sacro nella pratica dei culti legati alla dea pagana Venere, incarnazione della forza, della bellezza e soprattutto della sessualità mistica. Il pentacolo è una rappresentazione del microcosmo e del macrocosmo: combina cioè in un unico segno tutta la creazione, ovvero l'insieme di processi su cui si basa il cosmo. I suoi usi sono molteplici: protezione, invocazione, bando o consacrazione, ma tutti portano alla madre e all’infinito nel suo scorrere da una punta all’altra. Come rappresentazione della madre, molte streghe usano portarlo al collo come protezione e come simbolo. La posizione tradizionale degli elementi sul pentacolo è: Spirito: punta superiore Aria: punta superiore sinistra Acqua: punta superiore destra Terra: punta inferiore sinistra Fuoco: punta inferiore destra. Il cerchio che lo circoscrive rappresenta gli Dei, ossia l’abbraccio divino di ciò che c’è intorno e dentro e che scorre sempre, senza fermarsi mai. Il Pentagramma, così come il cerchio infatti, sono infiniti, non avendo un punto di inizio o di fine, per questo rappresentano le energie che scorrono. UTILIZZO MAGICO L'uso del pentacolo prettamente è quello di protezione, invocazione, bando o consacrazione. Ha uso molteplice. Posizionato sull'altare concentra le energie dei cinque elementi al suo interno, permettendo di caricare gli oggetti che vi sono poggiati sopra. Alcuni usano disegnarlo su porte, finestre, appenderlo come protezione o bando. Se poi associato con altri simboli (in genere incisi o disegnati negli spazi vuoti tra le punte), si dà al pentacolo uno scopo diverso. Come simbolo viene tracciato nell'aria con incenso, athame o anche con le dita, per spalancare i portali per l'invocazione degli elementi. Il Pentacolo infatti, nella tradizione Wicca ha una precisa connotazione con gli elementi, ognuno rappresentato da ogni punta. La cosa fondamentale da sapere sul pentacolo, sia esso un simbolo che portate appeso al collo come distizione della vostra fede, sia esso uno strumento che utilizzate sull'altare, è la posizione in cui lo mettete. Se lo manterrete con due punte in basso, due laterali e una verso l'alto rappresenterà lo spirito che mantiene il controllo sulla materia. Se invece lo manterrete "rovesciato", ossia con lo spirito verso il basso e i restanti elementi in alto, simboleggerà la materia che domina lo spirito. Non c'è un modo giusto o sbagliato di usarlo. Il pentacolo rovesciato non è un simbolo satanico. È solo usato in modo diverso perché rovesciato ha energie differenti, atte a differenti scopi. Il modo stesso in cui viene tracciato ci parla. Partendo dallo spirito sulla punta in alto, tracciamo verso il basso a destra il fuoco, saliamo a sinistra per l'aria, tracciamo in orizzontale verso destra per l'acqua, scendiamo in basso a sinistra per la terra e risaliamo allo spirito. La punta in alto, quindi, rappresentante l'Akasha, determina il significato che volete dare al vostro simbolo. Nel rituali, secondo la tradizione gardneriana e indietro nell'O.T.O e Astrum Argentum lo si traccia nelle quattro direzioni con un bastoncino di incenso, con le dita o con un athame per "aprire i portali" da cui i guardiani degli elementi giungeranno nel nostro cerchio a protezione e consacrazione.