CIBI SCADUTI....IL DILEMMA ... LO MANGIO O NON LO MANGIO??🤔🤔🤔

Talvolta, pur di "non sprecare il cibo" facciamo scelte un pò azzardate, consumando prodotti scaduti.

Quando si tratta di data di scadenza, invece, dobbiamo porre attenzione perché mangiare cibi scaduti potrebbe essere un rischio per la tua salute e non va mai sottovalutato.

Bisogna innanzitutto distinguere tra "da consumare entro" e "da consumare preferibilmente entro".

La “data di scadenza” è la data entro la quale il prodotto deve essere consumato; viene espressa con la formula “da consumarsi entro”, alla quale fa seguito l’indicazione della data oppure, nell’etichetta, dove si trovi la data. Tale data consiste, nell’ordine, in: giorno, mese ed anno. Si tratta della voce che troviamo prevalentemente sui prodotti freschi: latte, yogurt, uova.

Il “termine minimo di conservazione” consiste nella data fino alla quale, in adeguate condizioni di conservazione, il prodotto conserva le sue proprietà. E’ una delle informazioni richieste dal Regolamento UE n. 1169/2011, che deve essere espressa con la formula “da consumarsi preferibilmente entro il” o “entro fine”, a seconda che, rispettivamente, venga indicato il giorno oppure un altro periodo.

Il Termine Minimo di Conservazione (TMC) riportato con la dicitura “Da consumarsi preferibilmente entro“ indica la data fino alla quale il prodotto alimentare conserva le sue proprietà’ specifiche in adeguate condizioni di conservazione. Cioè indica soltanto la finestra temporale entro la quale si conservano le caratteristiche organolettiche e gustative, o nutrizionali, di un alimento, senza con questo comportare rischi per la salute in caso di superamento seppur limitato della stessa.

I CIBI CHE NON SCADONO MAI

ci sono poi dei prodotti che se conservati in modo conforme, come sale, aceto, zucchero, non hanno scadenza e possono essere consumati anche ad anni di distanza.