Francesco Maldera

Top Founder Executive

Francesco Maldera

Top Founder Executive

L'IDROGENO VERDE ......ENERGIA RINNOVABILE..

2020-11-23 20:57:55

Il carbone è stato strategico per lo sviluppo del vecchio continente durante tutto il 19esimo secolo, e lo è stato in anni più recenti per i paesi baltici e dell’Est dopo la dissoluzione dell’Unione Sovietica.

Ancora il fossile

Anche la Polonia, sesta economia europea, soddisfa ancora per il 40 per cento del fabbisogno energetico bruciando carbone.

 Ma il paese sta attraversando profondi mutamenti sociali, economici e politici. La maggior parte delle miniere di carbone sono nelle mani dello Stato. Ciononostante, il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki ha deciso di avviarne lo smantellamento, ristorando i minatori con sussidi pubblici. La Polonia è stato uno dei paesi più scettici ad accettare l'obbiettivo del taglio del 55% del taglio del gaes serra entro il 2030, per colpa della forte dipendenza dal carbone.









Sei paesi UE chiedono alla Commissione finanziamenti a sostegno dell’idrogeno verde

  • Sei paesi dell’Unione hanno chiesto alla Commissione Europea maggiori finanziamenti a sostegno dell’idrogeno verde. E non solo, perché i ministri dell’Energia di GermaniaAustriaFranciaPaesi BassiBelgio Lussemburgo hanno domandato che tale finanziamento sia regolamentato da una legislazione ad hoc.


Indagato un approccio site-specific per la produzione di idrogeno verde 

La produzione di idrogeno del futuro? Nella mente del dottor Torsten Birth ha un modello ben preciso che comprende tutta la catena del valore. Birth è un ricercatore del Fraunhofer Institute for Factory  Operation and Automation di Magdeburgo e assieme ad alcuni colleghi sta progettando il domani di questo vettore. 

Nel dettaglio il gruppo sta studiando un modello di centrale modulare, distribuita e orientata alla domanda. A beneficiare della produzione saranno i veicoli a fuel cell, compresi furgoni e carrelli elevatori che operano in parchi industriali. Ma non solo. “Vogliamo inoltre fornire elettricità, gas e calore all’industria”, spiega Birth. “L’idrogeno prodotto durante l’elettrolisi può essere iniettato nella rete del gas, utilizzato come combustibile, convertito in metano o metanolo e reso disponibile come materia prima”.



In Italia 

Snam e Politecnico di Bari sperimentano una rete a idrogeno verde

Un innovativo prototipo di rete energetica autonoma, basata sull’utilizzo di idrogeno “verde” prodotto da fonti energetiche rinnovabili. È quanto prevede la collaborazione tra Snam e il Politecnico di Bari, sottoscritta dal rettore di quest’ultimo, Francesco Cupertino, e da Marco Alverà, amministratore delegato della società che gestisce la rete di trasporto gas.

 La collaborazione tra Politecnico e Snam ruota intorno alla possibilità di integrare nella microrete esistente il vettore idrogeno, per valutarne capacità e convenienza. Lo sfruttamento dell’idrogeno come vettore energetico è infatti fondamentale per accumulare e regolarizzare le notevoli variabilità delle produzioni di elettricità da fonte eolica e fotovoltaica, consentendo un grado sempre più alto di penetrazione dell’energia generata da queste fonti non programmabili nei moderni sistemi elettrici. 

Nella smart grid del Politecnico di Bari, l’idrogeno sarà prodotto da un elettrolizzatore alimentato in prevalenza da fonti rinnovabili. Sarà, quindi, immagazzinato in bombole e, successivamente, riconvertito in energia elettrica da una fuel cell nei momenti di maggior fabbisogno energetico o, più in generale, trasportato verso altri siti che ne abbiano necessità. A coordinare il progetto per la parte del Politecnico il professor Enrico De Tuglie, responsabile scientifico del progetto Smart Microgrid.

«Questo accordo con uno dei più importanti politecnici italiani testimonia il nostro impegno ad accelerare lo sviluppo tecnologico dell’idrogeno prodotto da fonti rinnovabili come soluzione decisiva ed economicamente sostenibile per la lotta ai cambiamenti climatici – ha commentato Marco Alverà, CEO di Snam -. La nuova sperimentazione a Bari, dopo quella avviata sulla rete Snam in provincia di Salerno, dimostra che il Sud Italia, grazie alla sua posizione geografica, alle sue risorse naturali e alle sue competenze, può essere protagonista della crescita dell’idrogeno, con importanti benefici non solo in termini di decarbonizzazione ma anche di sviluppo e occupazione».