L'UOMO DELLA TAVOLA

mangiare bene, bere meglio

L'UOMO DELLA TAVOLA

mangiare bene, bere meglio

UN RICORDO DI UN BEL VIAGGIO DI 1200 KM DI CURVE!

2023-01-07 09:55:43

Esco dal mio solito argomento, ma questo è un momento che voglio ricordare con piacere, una mia vecchia passione, la motocicletta. Un viaggio per incontrare vecchi colleghi e amici del Grand Hotel di Rimini in un percorso tra vini e territorio.

Avevo in mente da parecchio tempo di ritornare con la mia mitica Bmw S, su quelle belle strade e su quei meravigliosi passi che avevo percorso innumerevoli volte quell’estate del 2006 nella mia permanenza al Grand Hotel di Rimini, dove avevo lasciato tanti bei ricordi.

La voglia di ritornare su quei valichi, mi allettava ma non avevo voglia di percorrere la “barbosa autostrada” da Torino fino alla Riviera Romagnola. Mi venne una pensata “malsana”, allungare un po' la strada, soprattutto nei tempi di percorrenza, ma di tempo ne avevo parecchio a disposizione in un quel periodo, prima di iniziare nuove avventure lavorative in Franciacorta. Perché non pensare di fare tutto questo percorso attraverso l’appennino? D’altronde lo sapevate che dal Monte Carmo, in provincia di Alessandria al Monte Gottero in alta Val Garfagnana la distanza e poco più di 40 chilometri.

E così il 12 giugno 2007, un martedì, partivo molto presto, destinazione Tortona. Fare questo percorso su strada senza pedaggi mi avrebbe portato via parecchio tempo, quindi decisi di imboccare l’autostrada, 125 chilometri fino a Tortona. Peccato che non avevo tempo per fermarmi a trovare qualche amico produttore, d'altronde subito dopo Tortona nasce uno dei migliori vini dell'Italia dell'Ovest, il Timorasso.

Da Tortona si tratta di percorrere la Valle Staffora fino a Bobbio, un torrente che fa da confine tra Piemonte e l’Oltrepò Pavese passando per Varzi, famosa per i suoi salami, e per il Passo Penice a 1149metri. Qui si entra in Emilia-Romagna, d’altronde questo è un territorio dove le quattro province si incontrano. Dal passo si scende giù fino a Bobbio bagnato dal fiume Trebbia, più in là verso Piacenza si produce il famoso vino Trebbianino. Un percorso di appena 70 chilometri (69,8), ma con tante curve, quindi da 1 ora e mezza.

Da Bobbio bisogna arrivare il più vicino possibile alla Valle del Taro, patria dei funghi porcini, che si trova già a ridosso dei primi contrafforti della Garfagnana, ed è la tappa più dura dell’andata, in alta val di Nure, 70,3 chilometri percorsi ma molto tortuosi con una percorrenza di 1 ora e 43 minuti, una media di meno di 40 chilometri l’ora! Si passa per il Passo del Mercatello a 1058 metri e dal Passo dello Zovallo a 1405, per arrivare a Ponteceno, frazione di Bedonia, nello sperduto appenino Parmense.

qui sotto un panorama del Passo di Penice

Da Bedonia destinazione Aulla nella valle Lunigiana sul fiume Magra, con la sua imponente fortezza. Ne ho ancora da fare di strada per imboccare la valle Garfagnana. Ci troviamo già in Toscana e per l’esattezza in provincia di Massa-Carrara. Il percorso è di un’ottantina di chilometri passando per Pontremoli, scavallando colline tra Liguria, Emilia e Toscana, 1 ora e 40 minuti transitando a 950 metri per il passo del Bratello.

Transitiamo per questa valle , dove si producono grandissimi Vermentino, infatti i Colli di Luni si trovano dei veri e propri mostri sacri come Ottaviano Lambruschi o le Cantine Lunae. Da Aulla si sale su verso la Valle Garfagnana fino ad arrivare al Passo Carminelli (842 mt.) dove poi si scende poi verso Lucca. Qui ci troviamo nelle Alpi Apuane e il paesaggio è straordinario. Dopo tante ore in sella ci andava un po’ di ristoro e decido di fermarmi a mangiare qualcosa. Il percorso è di un’ora e un quarto, a parte il tempo del pasto, ed è molto piacevole, la valle è splendida e indimenticabile, per arrivare a Castelnuovo Garfagnana in quasi 60 chilometri (58,6). Peccato non potermi fermare in qualche posto tipico per mangiare piatti indimenticabili del territorio.

Ora si tratta di attraversare la vasta pianura degradante verso Livorno, oltrepassando Firenze, fino a Pontassieve. Anche qui non me la sento di percorrerla tutta su strade normali e opto per alcuni pezzi in autostrada. Sono 146 chilometri in un paio di orette.

Ed eccoci in piena Toscana, nel regno sì dei vini, ma anche dei valichi appenninici famosi, come il passo del Muraglione, un’icona per noi motociclisti. Lo avevo percorso un po’ di anni fa in un giro che avevo fatto fino a Forlì passando per Predappio. Ora voglio passare un po’ più basso in direzione Rimini. Da Pontassieve si sale verso il Rufina passando vicino al famoso Pomino, terra incontrastata dei Marchesi Frescobaldi, fino al lago di Londa per scendere a Poppi e a Bibbiena, alle sorgenti dell’Arno. Sono 60 kilometri (58,79) fatti in poco più di un’ora.

Da Bibbiena attraverso il confine con la Romagna, passando al Passo dei Mandrioli, un percorso bellissimo, anche se comincia a manifestarsi la stanchezza. Sono solo 36 chilometri ma con tante curve, infatti un 50 di minuti per arrivare a Bagno di Romagna, meta di parecchi pomeriggi in moto quando operavo in quei di Rimini.

Da Bagno si percorre la famosa 3bis una superstrada che collega Forlì al centro Italia. Bisognerebbe al Bivio di Montegelli uscire e fare strada normale passando la valle del Rubicone fino a Sant’Arcangelo e Rimini, ma non ce l’ho più fatta e mi sono allungato per superstrada fino a Forlì per imboccare l’ultimo pezzo di autostrada fino alla mia meta, 90 chilometri finali in un’oretta scarsa.

Ed eccomi finalmente in Hotel dall’amico Mattia Palazzi, già vicedirettore del GHDR, ora direttore di questo bellissimo Sporting Hotel. Letteralmente stremato dopo 730 chilometri in quasi 12 ore in sella e sette colli, ma stra-soddisfatto.

Dopo un giorno di visite a vecchi colleghi e attimi di pace per riposarmi, la mattina dopo, il 14 giugno inizio il viaggio di ritorno, di sicuro non per autostrada ma per Appennino, cercando percorsi un po’ più agevoli.

Da Rimini a Bibbiena, questa volta passando per la Valle del Rubicone fino a Mercato Saraceno dove ho percorso la superstrada fino a Bagno di Romagna, girando subito dopo a destra verso la Toscana, per il Passo dei Mandrioli (1173 mt.) fino a Bibbiena, 109 chilometri in due orette.

Da Bibbiena a Firenze ripassando per la strada dell’andata, dal lago di Londa, 78 chilometri in 1 ora e mezza.

Sfiorando Firenze e passando questa volta da Prato, Montecatini per la Versiglia fino a Sestri Levante, con l’ultimo pezzo in autostrada, 201 chilometri in 2 ore e mezza.

Stufo di autostrada decido di addentrarmi nell’entroterra, quindi a Lavagna salgo per la valle Entella passando per Carasco e Scoffera fino a Busalla, 73,5 chilometri in 1 ora e mezza, ultimo tragitto di curve.

Da Busalla imbocco l’autostrada di Voltri e fino a Torino non la lascerò più.

Una bella vacanza in moto in cui mi son tolto la voglia di “piegare” per un po’ di tempo! 620 chilometri il ritorno, 1350 totali in questo percorso indimenticabile.

Sarà che ero più giovane o il merito era di quel modello di Bmw, ora con il mio r1200, non ce la faro più.


IL RITORNO

antonio.dacomo 07/01/23