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LA STORIA DEL VINO

2021-04-07 10:40:03

NEL 1663 IL PRIMO HAUT-BRION? I VINI FRANCESI SONO STATI COMMERCIALIZZATI QUALCHE ANNO PRIMA DI NOI!

Nel 1660, nel libro di cantina di Charles II re d’Inghilterra si parla di 169 bottiglie di vin de Hobriono conservate per il consumo della tavola.
il 10 aprile 1663 lo scrittore inglese Samuel Pepys, che allora aveva trent’anni, passò una serata alla Royal Oak Tavern di Lombard Street, nella City di Londra, bevendo vino con Alexander Brome, avvocato, pubblicista e poeta più o meno dilettante, un uomo di piacevole compagnia, “se non fosse un poco presuntuoso”. Il giorno dopo Pepys scrisse, nel suo curioso diario, un’annotazione estremamente significativa per la storia del Bordeaux: “bevuto tipo di vino Francese, chiamato Ho Bryan, che ha gusto buono e più particolare che abbia assaggiato”. Pepys non era un intenditore ma era molto attento alle mode, fu il primo a nominare un nuovo tipo di vino a soli pochi anni dalla sua invenzione, e per di più caratterizzò perfettamente con una sola parola: particolare. quello che aveva bevuto era Haut-Brion, il primo vino di Bordeaux che sia mai stato venduto sotto il nome della tenuta dove era stato prodotto il prototipo di tutti i Château dalle origini ai nostri giorni.
Per sedici secoli, l’Inghilterra aveva comprato la maggior parte dei suoi vini a Bordeaux: ma si era sempre trattato di acquisti all’ingrosso, di vini di qualità più o meno buona a seconda della freschezza, della stagione, della competenza e dell’onestà dei commercianti. a un certo punto avendo da dover fare i conti con la concorrenza di nuove bevande e con l’imprudente parsimonia degli Olandesi, il presidente del parlamento regionale di Bordeaux aveva preso l’iniziativa. Nel 1660, cominciò a commercializzare (altro termine moderno che non era stato ancora coniato) ad un prezzo notevolmente più elevato. e la sua promozione non era estesa per gli Olandesi, che allora erano i compratori più importanti, ma per il vecchio e più fedele mercato dei vini di Bordeaux: quello di Londra
Il nome Haut-Brion deriva direttamente dal termine celtico briga, collina o monte anche fortificato. Un luogo che ancora oggi porta il nome di Haut-Brion viene identificato tra i ruscelli Peugue e du Serpent.
Si hanno notizie di come, nel 1426, Madame Johanna Faure coltivasse una vigna a Haut Mont vicino a Haut-Brion mentre l’analisi dei testi medioevali conferma il valore vitivinicolo delle Graves di Haut-Brion.
Non è sempre facile datare la nascita di un Domaine, ma in questo caso è possibile farlo: il 23 aprile 1525 un impiegato civile al Parlamento di Bordeaux sposa Jeanne de Bellon, figlia del sindaco di Libourne, che porta in dote dei terreni del lieu-dit Haut-Brion. L’acquisto, nel 1533, della casa nobile sancisce la nascita di Château Haut-Brion.
La proprietà dello Château passa in mani diverse anche a causa della rivoluzione francese pur mantenendo, nel 1841, la stessa estensione del 1694.
I vini vengono sempre più apprezzati tanto che nel 1850 un commerciante di New Orleans si lamenta di non averne ricevuto a sufficienza per soddisfare i suoi clienti.
Oggi, dopo 500 anni di storia, il Domaine consta di 43 ettari vitati a cabernet sauvignon e a merlot (45% ciascuno) e a cabernet franc per la restante parte; la produzione annuale si attesta intorno alle 120.000 bottiglie la cui maggioranza è esportata verso i paesi asiatici.

Gli odierni proprietari, la famiglia Dillon, continuano l’importante programma di rinnovamento da loro iniziato nel 1935 con l’obiettivo di mantenere Haut-Brion al vertice dell’eccellenza.
antonio dacomo 15/3/21