L'UOMO DELLA TAVOLA

mangiare bene, bere meglio

L'UOMO DELLA TAVOLA

mangiare bene, bere meglio

IL RISTORO CHE VORRESTI TROVARE

2022-08-17 17:21:43

UN BRESCIANO IN COSTA AZZURRA - MANGIAR BENE A MENTONE

Sono moltissimi anni che frequentiamo la riviera, quella più ad ovest della Liguria, a ridosso della frontiera con la Francia. Ci capita molto spesso di pranzate o cenare in ristoranti della zona, soprattutto in Italia; ne abbiamo provati veramente tanti, forse tutti, e ci piace spesso scoprire nuove proposte, anche nell’entroterra. Generalmente per noi è più veloce raggiungere Mentone, attraversando il confine di Ponte san Luigi, che tornare indietro a verso Ventimiglia, distante quasi una decina di chilometri. 

Ma l'offerta di Mentone e della Costa Azzurra in genere è spesso molto turistica e di scarsa qualità, e solo ad alti livelli è accettabile, poi quella quotata è sempre più che ottima ma molto cara e solo in occasioni particolari si può accedervi. In Costa Azzurra si spende quasi il doppio che nella Riviera Ligure di confine e questo è dovuto alla fiscalità francese. Quando non c'era ancora il Carnival andavamo qualche volta ai Balzi Rossi o da Roberto al porto di Garavan, ma quest'ultimo ha deciso di trasferirsi a Montecarlo.

Infatti, molto spesso i locali della Costa Azzurra sono gestiti da italiani, soprattutto a Mentone, in genere si mangia poco bene a parte qualche eccezione quasi sempre italiana del sud.

Ed è proprio di un ristoratore nostrano che vi voglio parlare:

nel 2004 in una gita nella mia amata Franciacorta, siamo andati per un weekend dall’amico Silvano Brescianini, patron di quelle rinomate aziende biologiche: Barone Pizzini di Timoline e della Marchigina Tenuta Pievealta, quest'ultima produttrice di grandissimi Verdicchio e di quel meraviglioso Hotel del Borgo di Santa Giulia, dove abbiamo soggiornato. E in quella occasione, a cena con nostro ospite, che mi chiese se conoscessi Riccardo Rinaldi che aveva aperto un ristorante a Mentone. Effettivamente non conoscevo Riccardo, ma poi in seguito mi resi conto che avevamo parecchi amici in comune. Presto fatto, da allora è stata una tappa fissa da ormai quasi 20 anni.

Riccardo Rinaldi è di Provaglio d’Iseo, paese ben noto per la produzione di notevoli Franciacorta, meravigliose bollicine, come il Mosnel, uno dei miei preferiti, e di un territorio comunale ricco dei vigneti delle case più prestigiose.

Dopo aver frequentato l’Alberghiero di Iseo muove i primi passi nell’abbondante ristorazione sul lago. Da giovanissimo apre la sua prima attività, l’Europa a Pilzone, sul lago di Iseo. Dopo qualche anno, lo ritroviamo all’Antico Eden sempre a Pilzone. Alcune disavventure gli fanno decidere di mollare tutto e di ricominciare da capo, e perché no, a Mentone. 

Nel 2003 Riccardo apre Il ristorante Carnival che si trova a due passi dalla zona pedonale di Mentone proprio di fronte al fortino bastionato costruito nel 1632 a difesa del porto a pochi passi dal nuovo Museo Jean Cocteau e in faccia all’ingresso del parcheggio de la Sablettes.

Il ristorante si compone di un'unica vasta sala rettangolare, arredata in maniera rustica. L'arredamento è semplice e curato, con pavimenti in piastrelle tipo cotto, pareti con porzioni in pietra a vista, sedie in legno e tavole apparecchiate con tovaglie chiare. L'illuminazione è affidata a singolari appliques alle pareti. 

A fine 2016 finalmente è pronto il parcheggio Veille Ville Sablettes, di cui i lavori per lunghi anni avevano oscurato l’ingresso del ristorante, ora la piazzetta antistante il locale è molto accattivante e il posto è molto piacevole.  

Tutti i piatti sono realizzati con ingredienti freschi e di migliore qualità, in genere biologici, accuratamente selezionati da Riccardo, di cui ne è un grande seguace. Conosco bene i fornitori di carne e di pesce e posso assicurarvi che è il meglio che si trova in Italia.

Il pane è fatto e cotto ogni giorno anche da lui personalmente. Nulla è "comprato". Avendo ora assaggiato praticamente tutto il suo menu, possiamo sinceramente dire che non abbiamo mai avuto una delusione in tanti anni.

Un tocco decorativo originale è dato dalla morsa con il prosciutto che spicca accanto a una madia.

Il servizio di sala è stato svolto per anni dal veronese Omer (nella foto), compito e discreto, che sapeva consigliare le bottiglie giuste da una carta non vasta ma ben calibrata. Da poco tempo è andato in pensione ed è stato soppiantato degnamente da Michele, un ragazzo “di confine”, intraprendente e simpatico, di origine calabrese. 

I tavoli, quasi tutti quadrati, sono apparecchiati con posaterie Eme, Abert e Salvinelli.

I cavalli di battaglia del Carnival sono soprattutto le cozze st. Michel spadellate, gli spaghetti all’astice (che son tenuti vivi nell’acquario) e i pesci al forno. Poi ostriche, calamari spadellati, polpo con cannellini, fritto misto, tartare di tonno e l’immancabile prosciutto crudo di Sauris. I primi sono tutti veramente ottimi dagli spaghetti ai frutti di mare agli spaghetti alle vongole (la pasta è sempre di grande qualità). 

Oramai sono 20 anni che veniamo in questo angolo di costa, e nonostante che abbiamo provato quasi tutti locali di questo estremo della Riviera, se vogliamo essere coccolati mangiando pesce fresco e soprattutto di qualità al giusto prezzo veniamo sempre volentieri da Riccardo al Carnival. Lasciatevi guidare nei suoi piatti di pesce al forno con tante verdure biologiche di cui è un grande cultore. Logicamente da buon italiano (bresciano) lo chef e bravissimo nelle paste, le sue linguine all’astice sono deliziosi. Forse certe volte, e lo rimprovero, il suo menù è poco vario, ma la materia prima che usa, paga sempre, proprio vero "poco ma buono".

Sempre impeccabile nei suoi piatti: ostriche acquistate dall'organizzazione del Cafè de Turin, cozze di St.Michel spettacolari, alicine fritte, carpaccio di polpo con carciofi divino, spaghetti ai frutti di mare, marmite de poissons (zuppa di pesce), fritto di pesce e finale con la strepitosa tarte-tatin o l'immancabile Colonnello (sorbetto), il tutto innaffiato con un buon champagne o con un ottimo Rosé de Provence. Devo dire che nulla da ridire su alcun piatto, il tutto veramente straordinario!!!

Ultimamente anche la carne, acquistata dal meglio dell’offerta piemontese, e straordinaria: entrecôte, scamone, costate e altri tagli da leccarsi i baffi! E i clienti francesi se ne sono accorti.

Avendo ora assaggiato praticamente tutto il suo menu, possiamo sinceramente dire che non abbiamo mai avuto un boccone deludente. Un posto particolare, forse non appariscente, piatti presentati normalmente, senza fronzoli, ma molto abbondanti, però vi assicuro che l’approvvigionamento della materia prima è veramente di grande qualità, quasi maniacale, come è considerevole la ricerca di prodotti e vini biologici.

Una curiosità di anni indietro, il Carnival, in un certo periodo, ha servito alcuni piatti di cucina tailandese, cosa dovuta ad un certo legame con questa realtà.

Un posto del cuore, in cui forse l’amicizia decennale influisce non poco sul trattamento che Riccardo ci attribuisce.   

La carta dei vini non è vasta, l'avevo già ribadito, ma la ricerca dei prodotti biologici è esasperata, e soprattutto ricca di ottimi Rosati di Provenza. 

antonio dacomo 17/8/22

CARNIVAL, 29 Quai de Monleon, 06500 Menton

+33 4 93 35 99 95

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