L'UOMO DELLA TAVOLA

mangiare bene, bere meglio

L'UOMO DELLA TAVOLA

mangiare bene, bere meglio

IL RISTORO CHE VORRESTI TROVARE

2021-04-17 14:07:06

RISTORANTE MARCO POLO DI VENTIMIGLIA - UNA BELLA SORPRESA

Da tantissima anni frequentiamo la Riviera di Ponente, la dove l'ultimo lembo di terra italiana si congiunge alla Costa Azzurra. Ogni tanto, quando il tempo ce lo permette, usufruiamo di una comoda location poco distante dai Giardini Hambury, ed è da allora che metodicamente andiamo a pranzo o a cena in locali della costa. Sono parecchi i ristoranti provati in Costa Azzurra, nell’entroterra di Dolceacqua o nei paraggi di Bordighera e Ospedaletti.
Quest’anno in agosto, causa “Covid”, siamo quasi sempre stati in Italia, e per comodità abbiamo voluto restare sui ristoranti di Ventimiglia, mai provati e restandone delusi. Negli ultimi giorni di vacanza abbiamo voluto prenotare al Ristorante Marco Polo, che si trova sul lungomare di Ventimiglia. L’abbiamo notato tante volte passeggiando sul mare di questa cittadina, e quasi per timore non ci siamo mai venuti, ma questa volta abbiamo voluto provarlo, spinto dalla curiosità e anche dall’amicizia sui “social” con Diego Pani, lo chef.

Dall'esterno la storica struttura al centro della passeggiata a mare, sovrastante il bordo della spiaggia, soprattutto di giorno, appare dignitosa, ma un po’ datata anche se porta molto bene i suoi anni: è pensabile che sia la burocrazia a scoraggiarne l’ammodernamento.
Ma appena entrati la musica cambia completamente: le pareti e anche il soffitto sono in boiserie ben mantenuta, ci sono belle applique biluce ad ogni montante che erogano bagliori soffusi, le vetrinette contengono prodotti pregiati, i tavoli sono ben sistemati compresi un fiore e una vera candela in una boule importante. Insomma un ambiente molto, molto romantico! L’accoglienza è in “linea” con la raffinatezza dell’ambiente, con garbata vivacità, sorridente e attentissima ad ogni particolare. Il ristorante ha un bellissimo dehor, una palafitta sul mare e un giardino privato in mezzo alle palme, dove abbiamo cenato insieme a due cari amici.
Con grande gentilezza ci hanno fatto accomodare in uno spazioso tavolo, attorniato da piante, in una cornice meravigliosa. Il Sommelier, che scoprirò chiamarsi Mattia Cavalli (milanese), gentilissimo, ci ha prontamente servito l’aperitivo, un ottimo Champagne con etichetta Marco Polo, accompagnato a dei golosi stuzzichini, fritture di alici alle nocciole; piccole spugnole al nero; salicornia in tempura; polvere di Hibiscus.

Lo chef Diego con grande ospitalità è venuto a darci il suo saluto di benvenuto. Diego Pani, 27 anni, è il giovane titolare e chef del ristorante Marco Polo di Ventimiglia. Si presenta come un ragazzo sveglio, determinato, ambizioso. "Non volevo fare il figlio di papà così mi sono fatto la gavetta in Francia per poi tornare in Italia dai miei genitori perché amo la mia terra". Diego ama sentirsi l'erede della grande famiglia dei ristoratori Pani. Il ristorante, infatti, è aperto da 60 anni e lui rappresenta la terza generazione. La famiglia Pani è un’istituzione a Ventimiglia. Il Ristorante Marco Polo è stato aperto dalla nonna Maria e inizialmente era un semplice ristorantino sulla spiaggia. La mamma Ivana, italiana ma che parla con un accento francese, si occupa dei dolci e principalmente dell’altro bistrot.
Ottimo il pane, tutto fatto in casa, con farina di grano duro rimacinata, bianca di grano tenero, integrale, ai 9 cereali, alla curcuma; sfoglie di pane finissime ai bianchetti, ai fiori di zucca, al Piment d’Espelette, servito con burro di Poitou Charentes montato alle alghe.
Abbiamo scelto il menù degustazione abbinandolo per iniziare ad un gradevole Riesling Praepositus 2016 dell’Abbazia di Novacella.
Si parte con delle capesante e finocchiona in salsa verde, strepitose, continuando con un curioso e prelibato gratin di pomodoro e tonno, olive taggiasche e con la ottima ricciola marinata e cavolo cappuccio. Occorre un altro vino, sempre bianco, mi incuriosisce la tenuta negli anni di un Fiano d’Avellino Radici 2014 di Mastroberardino, peraltro superlativo. Si arriva al piatto che ci è piaciuto di più, i ravioli di coniglio e ricci di mare burrata fresca e timo, veramente superlativi, e un risotto al polpo e alle erbe di mia nonna Maria, molto buono. Piatto forte: branzino arrosto e fiori di zucca, mandorle e pesto, proprio niente male. Per concludere dopo un pre-dessert, bon bon glacè alla verbena, uno splendido gelato fatto in casa con meringa. Ecco i piatti del menù qui sotto:

Ottimo il caffè della Torrefazione Testa di Villanova di Albenga, preparato in macchina originale Faema del 1961 e servito con delle piccole madeleines.
Comunque se si volesse scegliere alla carta, si potrebbe iniziare con carpaccio di scampi al sesamo ed eucalipto del giardino, capesante e finocchiona, salsa verde e burro alle alghe, gamberi di Sanremo, lenticchie, carote e castelmagno, cozze e zafferano in salsa di foie gras, crudo di pesce e crostacei del mediterraneo in 5 preparazioni, limone verde e fumo, ricciola Kandinskij: appena scottata, ortaggi estivi, ragout di verdure di stagione e frutti di mare, salsa iodata, foie gras d’anatra affumicato in casa, insalatina alla vinaigrette di tartufi.
Accattivanti i primi: spaghetti al burro di Francia e pesto di alici al mortaio, ravioli di coniglio e ricci di mare, burrata fresca e timo, spaghettone gragnanese, vongole, porcini e fondo bruno, tagliolini freschi al basilico, aragosta in fricassea, risotto al polpo e alle erbe di mia nonna Maria, tagliolini freschi al basilico, fricassea di aragosta, Spaghettini alle vongole veraci, pasta artigianale di Gragnano, crema di Comtè, prosciutto basco affumicato e tartufo nero.

E per finire: branzino arrosto, fiori di zucca alle mandorle e pesto di rucola, pesce san pietro, grissini e guanciale, verdure al caramello di champagne, carrè di agnello di Sisteron, pomodori alla provenzale, fritto misto all'olio extravergine di oliva, Il ritorno dei nostri pescatori con le verdure del momento, preparato al forno o alla griglia, rombo, bietole, calamaretti e olive nere, astice e foie gras, chips di patate dolci e riduzione di aceto di lamponi, peperone dolce farcito al baccalà, cottura come un soufflé, filetto di bue allo zenzero fresco, patate novelle.
I dolci: Millefoglie “minute” al rabarbaro e lavanda di Provenza, gelato al cioccolato amaro e mirtilli selvaggi, gelato e meringa, mousse di prugne all’Armagnac e altre golose preparazioni.
La cantina del ristorante Marco Polo raccoglie circa 300 referenze, con particolare cura per i vini del territorio ma non solo: al confine tra Italia e Francia offre una selezione di etichette di entrambi i Paesi.
Dal Pigato, al Vermentino e al Rossese di Dolceacqua fino ai grandi Cru francesi di Bordeaux e Borgogna. Spazio anche per i grandi vini toscani e piemontesi, per accontentare le esigenze di ogni palato.
Per quanto riguarda i vini, per l’esattezza il Rossese, a fine cena lo Chef, a voluto offrirci una "chicca", sapendo della mia poca considerazione per il Rossese, ci ha fatto aprire dal Sommelier "la Riserva 1986 di Emilio Croesi", Il Romanee Conti Italiano, cosi chiamato da Luigi Veronelli negli anni ’70. Una gran bella sorpresa, di 34 anni, che mi ha fatto di colpo ricredere per quello che ho sempre asserito.

Esiste la possibilità di tre menù degustazione, preparati per l’insieme dei commensali con i prodotti del mare e della campagna di Ventimiglia, in 5 assaggi a 60 €., 7 assaggi a 80 €. e in 9 assaggi a 100 €., e un ricco carrello dei formaggi con un ottima scelta delle nostre montagne e di formaggi francesi.
Il personale di sala è molto disponibile e puntuale, professionale il servizio, da reputarsi a ristoranti ben più quotati, avevamo un cameriere che seguiva solo noi!!!
Ristorante storico della Riviera Ligure, un’insegna che dal 1960 è un punto di riferimento per la grande cucina di pesce, avventura iniziata con Maria, ottima cuoca e Oreste Pani, che insieme piantarono i primi pali sulla spiaggia dando così vita al Marco Polo.
Dagli anni '80 la conduzione passa a Marco, figlio dei fondatori, che porta il ristorante a distinguersi nella gastronomia ligure anche grazie alle sue esperienze con grandi Chef, tra i quali Gualtiero Marchesi. Per la pasticceria e l’accoglienza lo affianca la moglie Ivana.
Oggi la guida dei fornelli è passata alla nuova generazione, la terza, quella dello Chef Diego Pani, giovane erede della famiglia proprietaria, e già allievo dello Chef francese Alain Ducasse.
La qualità e l’eleganza sono i pilastri della filosofia del ristorante: la freschezza dei prodotti del mercato di Ventimiglia dove si fornisce tutte le mattine, la cura nei dettagli e le piccole attenzioni fanno del Marco Polo il posto ideale per chi vuole gustare un’ottima cucina di pesce davanti al mare.
Il ristorante si trova infatti direttamente sulla spiaggia di Ventimiglia, una location suggestiva che richiama i colori del mare, e durante la bella stagione mette a disposizione lettini ed ombrelloni, proponendo tutti i servizi necessari per trascorrere una giornata all’insegna del buon cibo e del relax assoluto.
Il percorso della cucina si evolve durante la sua lunga storia mantenendo sempre intatte le sue caratteristiche: la freschezza degli ingredienti, l’importanza dei condimenti, la modernità delle cotture con uno sguardo sempre attento alle radici e alla tradizione, elementi che rimangono costanti nonostante l’alternarsi delle generazioni e le diverse tendenze.
La conclusione di tutto: Diego Pani, un giovane talento dal promettente futuro, una persona che ho conosciuto da qualche mese, ma che ha già dimostrato le sue grandi potenzialità e il grande altruismo, dimostrato nella brutta situazione che si è trovata Ventimiglia durante l’alluvione dell’ottobre scorso e che ha portato Diego a cucinare all’aperto per tutti i soccorritori della valle.


RISTORANTE MARCO POLO - Passeggiata Cavallotti, 2, 18039 Ventimiglia

0184 195 2500
Visitato il 28 agosto 2020