L'UOMO DELLA TAVOLA

mangiare bene, bere meglio

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mangiare bene, bere meglio

Continuiamo il nostro viaggio, tra i locali di Torino e dintorni, per conoscere i Cuochi della Mole

2023-05-11 14:07:49

SANTINO VELARDO E IL SUO RIGOLETTO DI CIRIE’

Santino è una di quelle belle persone che ti fa sempre piacere incontrare, gioviale e sorridente. Da quando lo conosco mi sono accorto che ho scoperto una persona che sa il fatto suo e questa mia convinzione si è confermata frequentandolo.

Da qualche tempo, nelle mie trasferte per lavoro nei pressi di Ciriè, il Rigoletto è diventata una sosta obbligatoria ; il nostro artista si conferma sempre come una grandissima mano a preparare prelibati piatti di pesce, saranno le sue origini mediterranee, ma da lui è sempre un piacere mangiare e ritrovare preparazioni di grande qualità sulla tavola.

Ci troviamo in quella parte di Ciriè che "guarda" verso le montagne, poco distante da Nole, esattamente in Via Lanzo 121, in un antico casolare ormai attorniato da case nuove. Il Rigoletto nasce nel 2002, dalle ceneri della Trattoria dei Passeggeri della famiglia Mariotto. Velardo acquista il locale “malamente” trasformato in pizzeria e per parecchi alcuni lustri i lo gestisce, finché pochi anni fa, decide finalmente di migliorarlo nel solo ristorante dove il pesce è primario, il Rigoletto, un luogo dove la passione per la cucina e l’amore per il mare, si fondono per creare un’esperienza unica.

Mi sono impressionato a chiedere al nostro amico dove ha lavorato nella sua carriera, mi ha elencato una moltitudine di posti che mi ha fatto chiedere quanti anni aveva! Ho cominciato a lavorare a 15 anni mi risponde lui, fiero.

Nato a Ciriè da genitori calabresi, giovanissimo incomincia a lavorare al ristorante La Fontana di Ciriè, per una decina d’anni, in una bellissima famiglia che lo fa crescere velocemente.

A 21 anni frequenta l’Alberghiero Nuovi Ambasciatori con il maestro chef Mario Cortassa e il Sommelier Vatano. Ha la possibilità con la scuola di iniziare una nuova esperienza insieme a Luigi Ornaghi, chef di Carignano, a Montecarlo, all’Harry’s Bar della famiglia Ghiselli, dove si ferma più di un anno e con queste nuove capacità gli si aprono le porte per accattivanti proposte internazionali, ma per motivi famigliari, opta di tornare vicino a casa.

Si accasa prima all’Atlantic di Borgaro e poi subito dopo un anno all’Aeroporto di Caselle con lo Chef Emilio Colombo, in una collaborazione che dura sette anni. Questo è un periodo, grazie alla turnazione del lavoro, che porta il nostro amico a offrire la sua professionalità in servizi, come extra, in vari ristoranti.

Nel maggio del 2002, decide finalmente di “mettersi in proprio” e di dare inizio alla sua splendida avventura nel suo ristorante, il Rigoletto.

Sono anni questi in cui si è dedicato a perfezionare la sua arte culinaria, per poter fare sempre il meglio e stupire sempre di più, ha studiato e migliorato le tecniche e le conoscenze arrivando a un ottimo livello. Io ho potuto assaggiare alcuni suoi piatti che sono dettati oltre che dalla tecnica anche all’ottima materia prima che santino sa scegliere tra i suoi vari fornitori.

Il suo menù recita: antipasto misto di pesce, ciò che ci offre il mare; noci di capasanta scottate con salsa allo zafferano, fiori di zucca fritti con alici e mozzarella, baccalà mantecato con cialda di parmigiano, flan di carciofi con fonduta di castelmagno, battuta di vitello con carciofi e parmigiano

I primi piatti: risotto alle seppie, gnocchi di patate con crema di cime di rapa, alici e briciole croccanti, spaghetti neri alle vongole veraci, fusilloni al ragu’ di gamberi con ciliegino giallo, tagliolini freschi ai carciofi con grana.

i piatti forti: tentacolo di polpo su spuma di sedano rapa, frittura di pesce, ciò che ci offre il mare, stecco di tonno al sesamo nero e bianco, con cipolle in agrodolce, tagliata di angus con patate alla paprika affumicata, tagliata di calamaro con carciofi saltati.

i dessert: tortino rustico cioccolato e amaretti accompagnato da zabaione, strudel di mele coppa di gelato con crema o cioccolato, tartetatin con gelato alla crema, tiramisù, panna cotta con coulis di lampone o caramello, meringata ai frutti di bosco freschi, sorbetto al mandarino

Nelle mie visite ho assaggiato parecchi piatti, tutti straordinari, come lo stecco di tonno al sesamo nero e bianco, con cipolle in agrodolce e il fritto misto che non ho dimenticato, ma strabilianti anche la tartare di tonno e le acciughette marinate con la cialda di pesce e i buonissimi tajarin freschi con capesante, verdurine e nocciole. I dessert, tutti della cucina, sono da non perdere.

Bravo Santino, una sosta al Rigoletto è d'obbligo quando sei nelle vicinanze, ma ne vale la pena venire apposta anche per cena.

RISTORANTE IL RIGOLETTO

Via Lanzo 121 Ciriè,

011-9210003/ 347-7239800

[email protected]

Antonio.Dacomo 24/3/23

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