mangiare bene, bere meglio
A NOI CHE PIACCIONO I VINI BUONI
ENZO BOGLIETTI DI LAMORRA
All’inizio della mia carriera enoica, penso '78, conobbi una persona che poi negli anni persi di vista, Walter Fregonese che fu il mio mentore, che con il suo furgone distribuiva vini nell'enoteche dell'epoca, e che vini. Gravner, Radikon, Doro Princic, Zeni, Jermann, Pojer&sandri, Srednik, Pecorari (LisNeris), Borgo Conventi, Fanti e tantissime altre. Fu lui a farmi innamorare dei vini, sopratutto friulani, fruttati e gradevoli che adesso forse non piacciono più a tanti. Con Walter diventammo amici e iniziammo a girovagare per la Langa a conoscere il fior fiore dei vecchi produttori: Aldo e Giovanni Conterno, Bruno Giacosa, Renato Ratti, i Ceretto (erano ancora in corso Langhe), un giovane Valentino Migliorini, Pio Boffa e Alfredo Roagna (miei coscritti), Beppe e Tino Colla (Prunotto) e tantissimi altri dei giovani che sarebbero diventati i “Top” di fine secolo: Sandrone, Scavino, Voerzio, Clerico, Guido Fantino, Damonte, Rivetti, Altare e tanti altri.
Da un po’ di tempo sto cercando di recuperare e mi sono messo di buon partito a conoscere in cantina diversi vignaioli "saltati", ultimo di questi Enzo Boglietti esattamente a La Morra, una delle grandi terre da Barolo, si trova la cantina di Enzo, geniale ed estroverso produttore di vino, che con passione e forti convinzioni su come fare il vino, nel breve periodo di qualche lustro, è riuscito a produrre vini di grandissimo livello e che godono di ampi consensi e apprezzamenti in vari paesi del mondo. La produzione di vino nell'azienda è piuttosto recente, inizia nel 1991 quando si decide di produrre vino con le proprie uve anziché venderle. In quell'anno la produzione totale fu di circa 10.000 bottiglie di cui 2.600 di Barolo Vigna delle Brunate, 2.800 di Dolcetto, 3.200 di Langhe Nebbiolo e 1.200 di Barbera d'Alba Vigna dei Romani. Da allora la scalata dei vini di Enzo è stata sempre eclatante sorprendendo gli appassionati per le loro eccellenti caratteristiche. Nel 1993 inizia la produzione di tre nuovi vini: il Barolo Case Nere, il Langhe Buio e il Barbera d'Alba. Nel 1996 furono prodotti per la prima volta il Barolo Fossati e il Dolcetto d'Alba Tiglineri. Nello stesso anno l'enologo Sergio Molino inizia a collaborare in modo definitivo con l'azienda.
Per quanto riguarda la vinificazione sono eclettici e non intimoriti dall’utilizzare diverse soluzioni: da vasche di inox a rotomaceratori, da tine di rovere tronco coniche da 2500lt a 4000lt e piccoli tonneaux di 600lt. Lo stesso vale per l’invecchiamento dove utilizzano barili di rovere da 225 a 600 litri , tine da 1500lt a 4500lt e anche vasche di cemento.
Negli ultimi anni si è provveduto a ridurre la percentuale di rovere nuovo utilizzato, i tempi di permanenza dei vini in legno, le temperature di fermentazione e diminuito l’estrazione per ottenere vini piu’ snelli e freschi.
Sono molto orgogliosi di ottenere per tutte le uve la certificazione biologica nel 2017 dopo 3 anni di conversione biologica. Grande enfasi è posta nella qualità delle uve, nel minimizzare l’impatto ambientale delle coltivazioni, nel rigoroso controllo delle rese. Su tutti gli attuali 20 e più ettari di vigneto viene praticata una potatura a Guyot corta che corrisponde a 5/6 gemme per capofrutto per le varietà Dolcetto e Barbera, 7/8 per Nebbiolo. Estremamente accurata e laboriosa è la gestione della chioma durante il periodo fine primavera inizio estate, affinché i grappoli siano ben disposti, spaziati e arieggiati con conseguente riduzione dei trattamenti antiparassitari e omogenizzazione della maturazione delle uve. Al fine di ottenere basse rese di frutta per ettaro si procede al momento dell’invaiatura a lasciare un solo grappolo per tralcio. Successivamente, circa 3/4 settimane dalla prevista raccolta, si provvede alla cernita scrupolosa del numero dei grappoli per vite e loro integrità nonché riduzione delle dimensioni nel caso in cui siano troppo voluminosi. Con l’intento di ridurre ulteriormente la resa per ceppo i nuovi vigneti hanno un elevata densità di viti per ettaro: circa 7.000. La raccolta di tutte le uve avviene manualmente.
I vini di Boglietti, una volta assaggiati, lasciano il segno e si fanno felicemente ricordare per la loro interpretazione e qualità. Non sono solamente gli eccellenti Barolo che colpiscono, ma anche gli altri vini, come per esempio la superba Barbera d'Alba Vigna dei Romani o l'eccellente Dolcetto d'Alba Tiglineri. Non deludono nemmeno quei vini che sono considerati i prodotti base dell'azienda, come il Langhe Nebbiolo e la Barbera d'Alba; vini corretti e ben fatti. Partiamo proprio con questi due vini “base” che, nonostante siano considerati prodotti di minore prestigio, entrambi maturati in botte, convincono per la loro eccellente fattura, la pulizia degli aromi e la buona struttura. Estremamente interessante è anche il Langhe Buio, prodotto con uve Nebbiolo e Barbera, molto convincente e ben fatto, dove si riconoscono chiaramente le caratteristiche organolettiche delle due uve con cui è prodotto. Eccellente anche l'interpretazione del Dolcetto d'Alba Tiglineri: questo vino, maturato in botte, presenta una struttura decisa dove spiccano gli aromi tipici dell'uva e una speziatura molto gradevole.