Il Bagatto (o il Mago) - prima lama
Il Bagatto – detto anche Il Mago – ovvero la prima lama degli Arcani Maggiori. Il Bagatto (un uomo molto giovane) rappresenta l'inizio della Creazione, l'inizio di tutte le cose; l'essere Umano – nobilitato dalla scintilla divina – capace di conoscere, di sapere, di giocare...
Il Bagatto (o il Mago) - prima lama
Un uomo giovane in piedi che ha dinanzi a sé un tavolinetto sul quale sono posti gli strumenti del ciabattino. Un acrobata, un prestigiatore? In alcuni mazzi può sembrare un giocoliere, ma non lo è. Non è il Mago già formato bensì l’apprendista, colui che impara il mestiere di mago. A questo arcano corrisponde la lettera ebraica Aleph, la “A”, la prima lettera dell'alfabeto ebraico (ancora una volta “l'inizio”). L'analogia è anche ideografica, basti osservare la disposizione delle braccia del Bagatto a ricordare questa lettera. Il Bagatto guarda a destra dove, se si dispongono le carte a cerchio, si trova il Matto: la potenza creatrice del Matto si esplica nel Bagatto. Il Matto è rappresentato dal disco vuoto dello zero “il Grande Tutto”; ponendo un punto centrale, che coagula il Tutto nell’Uno, all’interno del disco otteniamo il simbolo del Sole che rappresenta l'unità di tutto il creato. Il Bagatto è ritto sui propri piedi e si regge sulle gambe disposte a squadra, segno di equilibrio; ha dinanzi a sé un tavolo di forma rettangolare ed obliquo sul piano; quest'ultimo è costituito da tre gambe visibili ed una invisibile. Dialettica tra le tre gambe del tavolo (e l’invisibile) e i quattro semi. In alcune interpretazioni le gambe del tavolo rappresentano le tre colonne del mondo: sale, mercurio, zolfo (elementi alchemici). Gli elementi del suo gioco sono costituiti da: tre dadi, un coltello, un punteruolo che serve per scavare nella terra, delle misteriose palline rosse e d'oro, due coppe, una borsa. I tre dadi mostrano ciascuno tre facce: 1, 2 e 4, la cui somma dà 7. Sommando, quindi, il valore di ciascun dado otteniamo 21, il valore numerico più elevato degli Arcani Maggiori. Si potrebbe dire che il Bagatto ha a disposizione l’intero Tarocco e che la sua realizzazione diviene completa nell’Arcano XXI: il Mondo.
Sul tavolo compaiono 3 simboli: la coppa (il sapere), la spada (l’osare) ed il denaro (il tacere). In mano egli stringe il bastone (il volere). Sapere, Osare, Volere, Tacere: in questi verbi è racchiusa la sintesi di tutto il percorso iniziatico; ciò che bisogna e non bisogna fare; il mistero del sapiente. I quattro oggetti rappresentano egualmente i quattro elementi: la moneta è la terra, la coppa è l’acqua, la spada è l’aria ed il bastone è il fuoco; essi sono i semi degli arcani minori (coppe, spade, bastoni e denari) e corrispondono anche alle iniziali ebraiche del nome di dio: il tetragramma biblico YHWH (yod,he,waw,he); Javè, Geova. Alla base del nostro patrimonio genetico c’è un’ulteriore quadripartizione: Adenina, Timina, Citosina, Guanina che - alternandosi - costituiscono le combinazione del nostro DNA . Sono le quattro funzioni psichiche schematizzate da Jung in “Tipi psicologici”. Il cappello del Bagatto ricorda un 8 rovesciato: il simbolo matematico dell’infinito (la divinità dell’uomo e la capacità di pensare in tutte le direzioni).
La carta corrisponde al numero 1, simbolo del principio, dell’inizio e dell’unità.
Il Mago rappresenta il punto di partenza di tutte le cose, la Forza primordiale che anima il cosmo, il Dio Unico e creatore, l’Uomo nella sua unicità (autonomia e solitudine). Il Bagatto indossa un abito multicolore. La mano destra, ovvero la parte attiva dell’uomo, appare vicina alla moneta: un disco d’oro simbolo del Sole e dell’unità di tutte le cose; la mano sinistra, invece, (ricettiva e femminile) è alzata e regge il bastone: simbolo di potenza e volontà. La posizione delle braccia definisce l’Alto ed il Basso ed il bastone è il tramite tra l’alto ed il basso (nella carta possiamo “leggere” l'affermazione ermetica della Tavola di Smeraldo: “ciò che è in basso è come ciò che è in alto e ciò che è in alto è come ciò che è in basso”). La bacchetta che il Mago tiene rivolta verso l'alto, dunque, funge da catalizzatore dell'energia divina che gli proviene dall'alto. Il Mago la attira catturandola proprio con la bacchetta, per poi canalizzarla a terra attraverso il dito rivolto in basso. Egli non trattiene questa energia bensì la dona. Secondo Oswald Wirth è in azione “il cielo mentale che è in noi”. Questa lama ha quasi sempre una connotazione positiva, specialmente se come consiglio (suggerisce sempre di tirare fuori capacità ed impegno). Il numero 1 è l’alfa; la primavera, il mercoledì, l’alba; i colori arancione, porpora e giallo chiaro; un bambino o un uomo giovane. Nelle immagini dei tarocchi sono prevalenti quattro colori, corrispondenti alle quattro qualità da cui derivano i quattro elementi.