Founder Junior
La RIVOLUZIONE della CONSAPEVOLEZZA
“Le masse non si ribellano mai in maniera spontanea, e non si ribellano perché sono oppresse.In realtà, fino a quando non si consente loro di poter fare confronti, non acquisiscono neanche coscienza di essere oppresse.” Tratto dal libro Nineteen Eighty-Four pubblicato nel 1949 di GEORGE ORWELL
Perché questa citazione?
Perché anche se ci troviamo in una fase di transizione, veniamo da un’epoca in cui la massa prevale sul singolo, lo influenza e lo svuota di potere ed inventiva.
Il condizionamento sociale è stato così efficiente e pervasivo che l’impresa più ardua per ogni essere umano del nostro tempo è riprendere familiarità e confidenza con il proprio Sé.
La paura del giudizio e il bisogno di approvazione sociale governano la vita degli inconsapevoli in modo così efficacie che la percezione di non avere abbastanza tempo per vivere spesso è una convinzione profonda.
Le 24 ore sono riempite a dovere di attività prestabilite e qualcosa rimane sempre in sospeso (così non ci sono momenti vuoti), si deve e bisogna sono i verbi che si ripetono più spesso nel nostro dialogo interiore.
Ma la domanda è: si deve e bisogna che cosa?
Si deve lavorare, si deve studiare, si deve essere fisicamente attraenti, si devono avere relazioni in quantità (più se ne ha e meglio è), si deve essere apprezzati, ecc
Questo è l’unico modo possibile per avere, abbastanza soldi per poter comprare quello che ci piace, per avere la casa dei nostri sogni, gli abiti giusti, perchè del resto si sa:
l'abito non fa il monaco... ma fa entrare in monastero.
In un film del ’91, Il silenzio degli innocenti, uno Psichiatra serial killer sta aiutando una recluta dell’FBI a catturare un altro serial killer.
Mentre cerca di farle capire come ragiona l’assassino le chiede:
“ Qual è la prima, la principale cosa che fa uccidendo? Che bisogni soddisfa ?
Desidera . Questo è nella sua natura.
E come cominciamo a desiderare , Clarice?
Cerchiamo fuori le cose da desiderare ".
Questa è il problema e la chiave di volta, il segreto per cambiare in meglio la nostra vita.
L’inconsapevole , la persona che non ha coscienza di Sè, è abituata a cercare soltanto fuori il bello, l’utile, il giusto e il desiderabile.
Quando il fuori e il dentro non coincidono, l’inconsapevole rivolge tutte le sue forze contro di Sé, perché sente l'urgenza di adeguarsi a quello che vede al di fuori, che gli è familiare e vede ogni giorno.
Non ha importanza se lo vede nella sua vita quotidiana reale, in televisione, sui libri, sulle riviste che legge o sul web.
La quotidianità e la ripetitività dell’informazione creano la familiarità e quindi innescano il senso di necessità.
Soprattutto con la fine della seconda guerra mondiale l’ economia dei materiali basata sulla produzione di beni e servizi , doveva trovare nuove prospettive di crescita.
Ormai l’ interdipendenza delle nazioni era evidente e non tenerne conto, avrebbe significato affrontare l’ennesima crisi nel giro di breve tempo.
L’analista statunitense Victor Lebow nel ’55 elabora la "soluzione" che ha influenzato tutta la civiltà occidentale ed è divenuta la norma sociale generalmente più accettata e condivisa.
Scrisse:
“ La nostra economia incredibilmente produttiva, ci richiede di elevare il consumismo a nostro stile di vita, di trasformare l’uso e l’acquisto di merci in rituali e di far si che la nostra realizzazione personale e spirituale venga ricercata nell’acquisto di beni .
Per mantenere la produzione, abbiamo bisogno che sempre più beni vengano consumati, distrutti e rimpiazzati ad un ritmo sempre maggiore” .
Il consumismo è diventato la soluzione ai problemi del mondo.
Naturalmente è sembrato logico utilizzare i metodi di manipolazione dell’opinione pubblica che avevano funzionato così bene per i dittatori del primo 900.
Questa volta però, non con l'obbiettivo di uccidere fisicamente, ma solo per fare in modo che queste idee venissero accettate e condivise dal maggior numero di persone possibili.
Così, le strategie di manipolazione delle masse unite a metodi di produzione studiati per aumentare continuamente il bisogno di beni di consumo ha aperto un’epoca di calma apparente ,in cui effettivamente la realizzazione dell’essere umano è diventata sinonimo di quanti beni può acquistare ...
E tutti vissero felici e contenti...
Ma ovviamente questo è solo l'inizio.
Il seguito nella prossima puntata