Lucia Daminato

Founder Junior

Professione Youtubers e trattamento fiscale

2019-03-18 12:11:23

Negli ultimi anni un metodo che sta riscuotendo un enorme successo in termini di pubblicità on line è quello legato alle campagne di advertising dei video all'interno di YouTube. Il meccanismo è semplice, si inserisce un video all'interno della piattaforma video e poi, aderendo ad uno specifico programma di affiliazione pubblicitaria, saranno pubblicate prima del video varie inserzioni pubblicitarie: più il video ottiene visualizzazioni maggiori saranno i guadagni pubblicitari del proprietario. Ma questa modalità di guadagno come si inserisce nel nostro sistema tributario?

Dal punto di vista fiscale, la gestione dei banner pubblicitari comporta l’apertura della partita IVA poiché i video ed i banner sono accessibili a qualsiasi ora del giorno 365 giorni l’anno. L’’attività  quindi si conforma come continuativa ed abituale e di conseguenza qualora se ne tragga profitto sarà necessario aprire partita IVA per dichiararne i guadagni. Inoltre, come la gestione di attività pubblicitarie tradizionali, la gestione di banner online è un’attività commerciale e quindi iscrivibile in camera di commercio e di conseguenza alla gestione commercianti INPS.

Per gli Youtubers che ospitano banner pubblicitari ma che hanno un introito molto basso, regolarizzare la propria posizione attraverso l’apertura di una ditta commerciale spesso e volentieri porta a delle perdite. In questo senso è necessario capire se il business è sostenibile o è meglio lasciar perdere. Se però vi state chiedendo se sia meglio lasciar perdere, la nostra risposta è no.
Se i vostri guadagni, almeno all’inizio sono molto esigui, il consiglio è quello di tenere bloccati i pagamenti sull’account Adsense di Google, non appena avrete fatto un bel gruzzoletto in modo da ripagare almeno i costi d’apertura di una partita IVA.

Giunto il momento di aprire la partita IVA, sarà necessario scegliere quale sia il regime fiscale migliore al quale assoggettarsi. Qualora il contribuente fosse in possesso dei requisiti d’accesso, il regime fiscale più conveniente in assoluto è il regime forfettario. Aderendo al regime forfettario infatti, lo Youtuber, oltre a godere di moltissime agevolazioni di tipo contabile, dal punto di vista prettamente fiscale sarà tassato attraverso una sola imposta sostitutiva del 5% o del 15% a seconda se contribuente start-up o meno. Dal punto di vista previdenziale invece, lo Youtuber avrà diritto ad uno sconto sui contributi INPS del 35%, sia sui contributi fissi che su quelli in percentuale.