Lucia Daminato

Founder Junior

Partita iva e lavoro dipendente insieme: Possibile?

2019-03-28 12:52:19

Da diverso tempo stai pensando di avviare un’attività in proprio ma non sai se puoi aprire una Partita IVA pur avendo un contratto di lavoro dipendente?

Un dipendente privato può aprire una partita IVA, come ditta individuale/società o come libero professionista, senza problemi di compatibilità, ovvero può aprire una propria attività mantenendo in essere il proprio lavoro alle dipendenze di un’azienda privata a patto che non vi sia concorrenza tra il lavoro svolto come dipendente e quello a partita IVA, se il contratto lo vieta espressamente. Se non vi è esplicito divieto non vi è alcun problema di coesistenza tra le due attività. 

Svolgendo contemporaneamente un Lavoro Dipendente e un’attività economica con Partita IVA si avranno due redditi distinti e separati che andranno indicati in maniera autonoma nella dichiarazione dei redditi e che si comporteranno diversamente in base al Regime Fiscale della tua Partita IVA.

Nel caso di Regime Fiscale “Normale” (Semplificato o Ordinario) i redditi verranno definiti separatamente ma poi andranno sommati al fine della tassazione IRPEF facendo scattare gli avanzamenti di scaglione e quindi facendo pagare più imposte.
Nel caso di Regime Fiscale Forfettario invece le cose saranno un po’ diverse. Si avranno comunque la definizione di due distinti redditi, uno da Lavoro Dipendente e uno da Partita IVA, ma questi saranno tassati distintamente: il primo seguendo gli Scaglioni IRPEF, mentre il secondo verrà assoggettato all’Imposta Sostitutiva del Regime Forfettario.

 Bisogna però sempre ricordare che un reddito come Lavoratore Dipendente maggiore a € 30.000,00 esclude per legge dall’applicazione del Regime Forfettario, quindi, si deve tener sempre presente questo limite nei calcoli di convenienza.

Versamenti INPS

In caso di lavoratore dipendente a tempo indeterminato full time (ovvero con almeno 26 ore lavorative settimanali) che avvia un’attività d’impresa commerciale, se è possibile qualificare il lavoro in azienda come prevalente sia in termini di tempo che in termini reddituali (reddito annuo come lavoratore dipendente maggiore del reddito derivante dall’attività commerciale), non è necessaria l’iscrizione alla Gestione commercianti dell’INPS né il versamento di ulteriori contributi.

Nel caso di lavoratore dipendente che avvia un’attività da libero professionista, è previsto l’obbligo di iscriversi alla Gestione separata INPS versando il contributo proporzionale del 18%.

In caso di contratto di lavoro a tempo determinato bisogna valutare se complessivamente nel corso dell’anno il periodo trascorso come lavoratore dipendente può essere o meno considerato prevalente rispetto all’attività commerciale esercitata.